La tassa d’ingresso non si pagherà di sera e nei week-end

L’assessore Croci: «Il ticket auto anti-inquinamento partirà nel 2007. Euro 4 esclusi, dubbi sulle moto»

Sabrina Cottone

Il sindaco di Londra vuole far pagare anche le auto con targa diplomatica che entrano in centro e invocano l’immunità dalla congestion charge, la tassa antitraffico da otto sterline al giorno. Milano non si prepara a fare altrettanto, guarda al più tenero modello Stoccolma, ma affronta problemi simili: chi esentare e chi no dal ticket pronto a scattare forse già con l’anno nuovo? Le scelte definitive saranno compiute di concerto con i cittadini e le categorie interessate, assicurano da Palazzo Marino. Ma qualche certezza già esiste, come spiega l’assessore a Mobilità, Trasporti e Ambiente, Edoardo Croci: «La tariffa non sarà applicata il sabato e i festivi e nemmeno la sera». La motivazione è duplice e cioè da un lato il fatto che il traffico serale e dei week end non è pesante né problematico, dall’altro il Comune non vuole danneggiare lo shopping e il divertimento serale.
Il ticket antinquinamento sarà applicato a tutti i non residenti, pendolari e veicoli commerciali, che varcano i confini della città, con l’eccezione delle aree in cui ci sono parcheggi di interscambio che, anche se all’interno del perimetro cittadino, potranno essere raggiunti senza pagare. I punti d’accesso saranno un centinaio, presidiati da più telecamere e i primi calcoli fanno prevedere 500 nuove telecamere per il controllo in periferia, che si aggiungeranno alle cinquecento già esistenti.
L’obiettivo mille telecamere potrà essere raggiunto tra uno o due anni. Ma già tra sei mesi, probabilmente con il nuovo anno, partirà la sperimentazione, a pagamento e con controlli manuali dei vigili urbani. A gennaio saranno introdotti i «gratta e passa» o apposite vetrofanìe. Quando il sistema sarà a regime, ci sarà un controllo delle targhe simile a quello già esistente per chi entra nelle zone a traffico limitato: il sistema riconoscerà le auto che risultano non paganti. Quanto ai sistemi di pagamento, ne sono allo studio diversi. «A Bergen c’è il casello, altrove i telepass, a Londra si usano internet e gli sms. Le possibilità sono numerose, saranno i tecnici a valutare la più adatta ai centoventi accessi di Milano» spiega Croci.
La tariffa è ancora incerta. Gli studi milanesi oscillano da uno a tre euro e quel che è certo è che il ticket d’ingresso sarà differenziato in tre o quattro classi secondo le categorie emissive, da Euro uno a Euro tre. Saranno esclusi i veicoli Euro 4, gli ecologici e i servizi pubblici, come poste, taxi e mezzi pubblici extraurbani. È allo studio una soluzione a parte per i veicoli «preeuro», ovvero i più vecchi e inquinanti. «La quota è molto vasta, moltissimi mezzi artigiani sono preeuro, e il nostro obiettivo è cercare di toglierli dalla circolazione. Ci sono due possibilità allo studio: incentivi per la rottamazione con un contestuale divieto di circolazione oppure una tassa elevata».
Un capitolo a parte riguarda le moto. Il problema principale riguarda le due tempi, ma i controlli diventerebbero troppo difficoltosi, così anche le quattro tempi seguiranno un destino comune.

«O una tariffa bassa per tutte o esenzione per tutte» assicura Croci. Tutti temi che saranno decisi dal gruppo tecnico al lavoro da martedì, del quale fanno parte gli esperti dell’assessorato, dell’Ama, dei vigili, di Bocconi, Politecnico e Istituto Ricerca Ambiente Italia.

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