La tassa provocazione

Le eventuali entrate andrebbero disperse tra i «fini sociali»

La tassa provocazione

(...) qui c’è già una marea di possibili beneficiari che si beano dell’iniziativa.
Capisco l’intento, credo che si tratti di una delle solite provocazioni, per altro una iniziativa sullo stesso stile era stata presentata anni fa dal consigliere Gadolla, ma se di provocazione si tratta, meglio sarebbe che venisse proposto una diminuzione del 10 dello stipendio. Così facendo, se non altro i soldi resterebbero a disposizione, come risorsa, nelle casse dei vari enti.
La proposta di diminuire lo stipendio dei politici è già stata fatta in questi giorni da Prodi... siamo in campagna elettorale, ci sta tutto, ma non credo che il buon D’Alema rinunci alle scarpe da mezzo milione, allo yacht o alle cene di Vissani, così come non credo che Bertinotti rinunci al cachemire.


Una cosa a margine, ma che mi preoccupa enormemente: se la tassa interesserà anche i consiglieri comunali, io che sono stato eletto nella minoranza nel Consiglio del mio Comune e che percepisco (ma come me ritengo altri colleghi di altri Comuni) circa 25 euro (lorde) di gettone di presenza con sedute che si tengono una volta ogni due mesi circa, dovrò preoccuparmi delle mie povere finanze?
Con stima
*Consigliere com. Ceranesi

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