Un pezzo d’Italia oggi vota. La politica si presenta all’appuntamento in ordine sparso. Vecchie alleanze saltate, partiti provati, liste civiche ovunque a contendere i voti di chi superando lo sconforto andrà alle urne. Ma in realtà si parla d’altro, e la cronaca ogni giorno offre spunti. Ieri un pensionato si è sparato alla testa dopo aver ricevuto una cartella di Equitalia che gli intimava di pagare quindicimila euro. Non li aveva e ha lasciato un biglietto con scritto: lo faccio per dignità. Di equo, nel nome dell’agenzia dello sceriffo Befera, c’è solo un pezzo di nome. Le colpe vanno pagate ma anche per le più terribili c’è una gradazione di pena. Un conto è uccidere in auto un passante che sbuca all’improvviso, altro è farlo guidando in stato di ubriachezza, altro ancora è uccidere per raptus o con premeditazione. In questo ventaglio di possibilità c’è la differenza tra una pena di due anni e l’ergastolo. Equitalia invece non distingue il farabutto dall’indigente. Siamo un numero, un credito da esigere senza istruttoria. Così succede che qualcuno non resiste al problema o alla vergogna. In assenza di un governo politico, immagino che l’elettore non sappia con chi prendersela. Non si può togliere la fiducia a chi non l’ha mai avuta.Monti si guarda bene dal mettere fuori la faccia, anzi per quello che ne sappiamo non vede l’ora di mollare il colpo. Il sangue mal si concilia con i salotti ovattati dell’alta finanza. Anche i morti possono essere solo numeri, lo ha detto lui minimizzando il numero dei suicidi italiani rispetto a quelli accaduti in Grecia. Tocca quindi alla tanto deprecata politica mettere un argine. Alfano lo ha fatto per primo mettendo un altolà al governo delle tasse che, è notizia di ieri,sta tentando l’ennesima furbata. Cioè rendere l’Imu facoltativa ma a spese dei Comuni. Una operazione da Ponzio Pilato che lascia ai sindaci la scelta se aumentare le tasse sulla casa o chiudere gli asili e non asfaltare le strade.
L’alzata di scudi del Pdl sta innervosendo Casini, che al riparo del governo Monti sta tessendo il suo ennesimo progetto per fregare tutti. Serve una svolta. Chi può, oggi vada a votare. Magari turandosi il naso ma lo faccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.