Tav, il monito di Napolitano: "Si garantisca lo sviluppo Le violenze devono cessare"

Napolitano rifiuta l'incontro con i sindaci della valle e sottolinea la necessità della Tav, condannando gli scontri. Ma il popolo No Tav blocca di nuovo l'autostrada A32. Le finte scuse di Bruno all'agente che chiamò "pecorella"

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna a parlare della questione Tav e pur esprimendo il suo sollievo per il miglioramento delle condizioni di Luca Abbà risponde picche a quanti chiedevano di incontrarlo per spiegargli le ragioni della loro opposizione alla Tav.

Napolitano si limita a rispondere ai sindaci della valle che un incontro andrebbe oltre le prerogative istituzionali del Colle, intenzionato ad evitare qualsiasi sovrapposizione indesiderata con l'azione dell'esecutivo. "Sono ben consapevole della gravità delle tensioni insorte in quella realtà, con pesanti riflessi sull’ordine pubblico in altre parti del paese. Ma non posso aderire a incontri in cui si discutano decisioni come quelle relative alla linea Torino-Lione". 

Poi fa di più e chiede lo stop delle violenze, che tolgono legittimità democratica ad un dissenso che altrimenti - dice - sarebbe pure legittimo. Poi ribadisce quanto già indicato dal premier Mario Monti, sottolineando la necessità per l'Italia di rimanere ancorata al resto d'Europa, scopo per il quale sarà costruita la Torino-Lione. E conclude: "C’è bisogno nel paese di un clima costruttivo, nel quale l’attenzione e gli sforzi si concentrino sull’impegno a garantire sviluppo, occupazione, giustizia sociale".

Intanto il popolo No Tav continua la sua protesta.

Circa duecento manifestanti e attivisti hanno invaso entrambe le corsie dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia all’altezza dello svincolo di Chianocco, vicino Bussoleno (Torino). Il traffico è stato bloccato in entrambe le direzioni. Adesso la circolazione è ripresa.

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