Roma

Taxi, doppia tariffa addio: abolita l’extraurbana

REGOLE Il documento dichiara guerra agli Ncc che non rispettano la territorialità e prevede una serie di misure sul decoro Marchi: «Servizio all’insegna della legalità»

Roma dice addio alla doppia tariffa per le corse in taxi. La giunta comunale ha approvato una memoria con la quale si stabilisce l’abolizione della tariffa 2, quella extraurbana, e si ritorna a quella unica progressiva. Attualmente chi prende il taxi paga un prezzo per la tratta urbana che raddoppia dal momento in cui si abbandona il Grande raccordo anulare. Con il documento approvato in giunta, invece, si stabilisce una tariffa unica progressiva che sarà visualizzata sul tassametro e che rende più trasparente il costo finale dal quale, se è compreso un tratto extraurbano, va poi eliminato il 30 per cento. La progressività della tariffa dipende dai flussi di traffico e dal tragitto percorso.
Con la memoria, inoltre, si recepisce il protocollo firmato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dai sindacati di categoria che prevede otto punti tra i quali l’effettivo funzionamento del polmone di sosta di Fiumicino e un potenziamento dei controlli del Git che sanzionerà chi utilizza metodi diversi. Il protocollo dichiara guerra ai noleggi con conducente che non rispettano il criterio di territorialità: chi ha acquisito la licenza in una qualunque città d’Italia non potrà esercitare a Roma. Poi, vengono messe in campo tutta una serie di regole per il decoro e la trasparenza come un abbigliamento consono dei tassisti e l’esposizione dei tariffari, tradotti anche in lingua straniera, negli alberghi, nelle stazioni e negli aeroporti.
Giudizio positivo solo in parte da parte di Nicola Di Giacobbe, di Unica Taxi Cgil: «Siamo ancora in attesa di interventi concreti contro il dilagare delle varie forme di abusivismo, che, di fatto, attraverso un uso difforme delle autorizzazioni di Ncc e non solo, hanno introdotto un’economia parallela non legalizzabile con fantasiose sanatorie. L’ennesimo “BrodoCollo” firmato è un atto di buona volontà della categoria fine a se stesso.

Settembre è già adesso, dopo l’ennesimo annuncio ci aspettiamo risultati concreti ed esigibili».

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