RomaGli argomenti più caldi, dai taxi al commercio fino alle farmacie, passano in secondo piano. Niente articolo 18, si riapre la partita su carburanti, telecomunicazioni e concessioni, in particolare quelle sugli stabilimenti balneari, ma anche sulle autostrade. Mentre fuori si accavallavano le notizie sugli scioperi selvaggi con le indiscrezioni sui rating dellitalia e degli altri Paesi europei, gli uffici di Palazzo Chigi e del ministero dello Sviluppo mettevano a punto il testo del decreto.
Al consiglio dei ministri di ieri il tema non è stato trattato ufficialmente. In realtà cè stata discussione e le bozze uscite in questi giorni sono destinate a cambiare. Non sono mancati momenti di confronto acceso tra alcuni ministri (in particolare Corrado Passera ed Elsa Fornero) e il sottosegretario Antonio Catricalà.
Per alcuni argomenti si profila una riscrittura, per altri tempi più lunghi e il confronto con le categorie interessate. Intanto è stato deciso che il testo avrà il via libera con il Consiglio dei ministri del 19 gennaio. Poi sono stati altri aggiunti tasselli. Ad esempio sulle frequenze.
Tra gli argomenti più caldi sul fronte del commercio cè quello della rete di distribuzione dei carburanti (ed è su questo che i punti di vista di Catricalà e Passera divergono). Il problema è come rendere effettiva la liberalizzazione degli acquisti. La soluzione è ancora allo studio. Sullo stesso versante, cè il tema delle vendite sottocosto e dei saldi liberi e su questo fronte lesecutivo sembra andare avanti. Verso lo stralcio la norma sugli stabilimenti balneari che limita a quattro anni la concessione, misura che secondo i commercianti avrebbe impedito investimenti. Problemi analoghi, e lavori ancora in progress, anche per i trasporti, in particolare per la norma che pone le autostrade sotto il controllo dellAuthority dei trasporti.
Ieri non cerano ancora segnali ufficiali, ma sarà difficile che la protesta dei tassisti e dei farmacisti non lasci tracce su gli altri argomenti caldi. Già da qualche giorno sta prevalendo lidea di mettere in secondo piano gli interventi su taxi e farmacie per valorizzare interventi che abbiano un impatto più importante sulleconomia. E il confronto di ieri tra i leader politici e il premier Monti ha rafforzato questo orientamento.
Confermato lo stralcio della norma sullarticolo 18, anche se il braccio di ferro sulla flessibilità del lavoro in uscita è solo rinviato. Ieri Cgil, Cisl e Uil si sono incontrati e hanno deciso di presentarsi al tavolo con Fornero con ununica proposta, partendo proprio dal no a modifiche allarticolo 18.
Ma un invito a mettere mano ai licenziamenti è arrivato dalle piccole imprese.
Unaltra novità, extra liberalizzazioni ieri lha annunciata il ministro della Salute Renato Balduzzi ed è il ritorno dei ticket sui ricoveri.
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