Teatro e dolci, ecco dov’è finita l’ex giunta

C’è chi è tornato a dirigere la «fabbrica di cioccolato» ma da settembre si ributterà (anche) in politica e chi è proiettato su un futuro negli States. Sognando Broadway piuttosto che Obama. Smaltita la sconfitta elettorale, gli ex assessori della giunta Moratti si sono ributtati nelle vecchie professioni o se ne stanno inventando di nuove. Fuori dal Palazzo, hanno tenuto d’occhio le prime battaglie degli ex colleghi che ci sono rimasti ma per la prima volta come consiglieri della minoranza. Danno le pagelle a loro e a Letizia Moratti, nel nuovo ruolo di barricadera.
Ha riscosso applausi con «I promessi sposi» a New York (dove conta addirittura di trasferirsi con moglie e figli dal prossimo anno) l’ex assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory. Ormai concentrato al 100% sull’attività di attore teatrale: la tournèe internazionale dal prossimo mese al 2012 conta già tappe in Mongolia, Washington, Chicago, Montreal, Buenos Aires, Shanghai, Istanbul e Tel Aviv, conta di sbarcare anche in Russia. Sta valutando proposte nel settore delle relazioni esterne, istituzionali e nel mondo della comunicazione l’ex assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini. Giovanni Terzi, che aveva la delega a Moda e Attività produttive, ha sempre tenuto e tornerà a dedicarsi allo studio di architettura, ma vista l’esperienza maturata a Palazzo, si è lanciato anche nel campo delle consulenze per iniziative ed eventi. E dovrebbe ricondurre il programma su Radio 105 «Il terzo incomodo» con Kris&Kris. «Ho apprezzato che il capogruppo del Pdl Masseroli qualche settimana fa abbia chiesto un incontro a Pisapia, anche se qualche collega ha gridato allo scandalo - osserva -. Dopo il voto bisogna ripartire da un’opposizione responsabile, non ideologica».
Gianni Verga, ex assessore alla Casa, è tornato a svolgere la professione dell’ingegnere, tra Milano e resto d’Italia. «La Moratti è entrata bene nel nuovo ruolo - sottolinea - non pensavo di vederla così precisa e puntuale, è costruttiva dall’opposizione». Bene impressionato dall’ex sindaco («ha fatto bene a continuare la battaglia restando in aula, a differenza di Bruno Ferrante che dopo la sconfitta come sindaco del centrosinistra nel 2006 abbandonò subito il consiglio») anche Luigi Rossi Bernardi, fino allo scorso maggio assessore alla Ricerca. É consigliere di amministrazione del Cnr e continua a seguire le attività di ricerca scientifica e tecnologica collegate al centro. Aspetta che «la nuova giunta dia delle linee politiche precise su questo campo, nel nostro mandato abbiamo creato oltre 800 posti di lavoro e siamo stati un punto di riferimento anche per altri Comuni».
Pdl e Lega dall’altra parte della barricata? «Li ho visti agguerriti, con le idee chiare, dalle prime mosse non ho visto truppe tramortite dalla sconfitta» afferma l’ex assessore ai Servizi civici Stefano Pillitteri, tornato a concentrarsi sullo studio legale. Ma smaltita la fatica elettorale «comunque sia andata», da settembre «ricomparirò sulla scena politica». Stessa promessa dall’ex assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna («io ed altri amici del Pdl faremo gruppo per rivitalizzare l’area laica, liberale e riformista del partito»). Ha un’esperienza trentennale da avvocato e si ributterà nella consulenza giuridico-legale, ma «cercherò di portare avanti dall’esterno anche progetti come le piazze della salute lanciate da me in giunta». Dagli ex colleghi in aula si aspetta «non un’opposizione sull’Aventino ma senso di responsabilità e collaborazione se c’è apertura dalla maggioranza».

Pensa a un futuro professionale a Roma, forse all’interno di un ministero, l’ex assessore al Verde Maurizio Cadeo. Quello al Bilancio Giacomo Beretta è tornato a dirigere la sua azienda di dolci. Ma anche lui, dall’autunno, tornerà in campo «rilanciare la struttura del partito». Farà squadra con altri cattolici del Pdl.

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