Teatro Orwell, cinica rivisitazione

Al teatro dell’Orologio debutta questa sera «La fattoria democratica», racconto satirico di e con Leonardo Montagnani. Un esperimento strano per un testo fresco, inevitabilmente cinico e cattivo -ma estremamente divertente- che si avvale dell’amichevole collaborazione del grande Vittorio Viviani. Lo spettacolo propone una contaminazione di generi fra teatro e cabaret; la scena sarà occupata dall’attore e dal comico, sapientemente fusi in un corpo unico, quello appunto del giovane Montagnani. Nella Fattoria Democratica il popolo degli animali era sovrano ed eleggeva liberamente, ogni cinque raccolti, le bestie che l’avrebbero rappresentato. Una fattoria globale e democratica che Montagnani, partendo da esempi illustri, declina secondo il linguaggio contemporaneo, raccontando i molti vizietti e le poche virtù dell’Italia di oggi.

Ne emerge un singolare bestiario dell’umanità. Sullo sfondo c’è Orwell, ma il testo di Montagnani percorre una strada tutta sua, lungo la quale il pubblico potrà avventurarsi e perdersi alla ricerca di similitudini solleticanti.

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