Russell Crowe conquista Catanzaro: al Teatro Politeama tutti pazzi per Il Gladiatore nella prima del suo tour

L’attore neozelandese in veste di cantante si è esibito ieri sera nella prima delle quattro serate del suo tour italiano che è partito proprio dal capoluogo calabrese. Fra rock, blues e siparietti si sono festeggiati i venti anni del Magna Græcia Film Festival, fra l’emozione del direttore Casadonte e l’arrivederci a fine luglio

Antonio Capria
Antonio Capria

Ha conquistato la folla per l’ennesima volta nella sua vita Russell Crowe, di scena ieri sera al Teatro Politeama di Catanzaro per la prima delle quattro date italiane targate “Indoor Garden Party”, in compagnia della sua band, The Gentlemen Barbers, che dopo il capoluogo calabrese farà tappa a Taranto, Roma e Bologna. Questa volta, però, l’ha conquistata al grido della sua voce, non con il più famoso “inferno” che lo ha reso noto in tutto il mondo a seguito de “Il Gladiatore”, regia di Ridley Scott e vincitore di cinque premi Oscar.

Russell Crowe
Antonio Capria

Massimo Decimo Meridio si è trasformato in cantante, sua passione fin da piccolo. Passione che ha trasmesso anche a suo figlio Charlie, presente sul palco insieme a papà da inizio a fine concerto. Dall’altro lato – ma non per tutto il concerto –, invece, troviamo Lorraine O’Reilly, giovane musicista irlandese. Ha riempito un teatro in una piacevole serata più primaverile che estiva, con un pubblico variegato che è accorso per assistere allo spettacolo. Una formazione, quella di Crowe e della sua band – rigorosamente in total black – che è apparsa subito collaudata e vogliosa di coinvolgere il pubblico. Coinvolgimento che è avvenuto anche attraverso siparietti con aneddoti che riguardavano il nostro Paese o la richiesta del tutti in piedi e a tempo con le mani per il pubblico. Il tutto condito da un fondale, un giardino segreto e romantico che richiama un giuramento di segretezza e di intimità, mantenuto nella prima parte del concerto, fino al passaggio verso un rock più travolgente prima e poi ad un blues sempre avvolgente.

Russell Crowe, anche da frontman dunque non perde l’animo del comandante, l’animo battagliero e ha nella sua band i fidati soldati ma, ieri sera, ha trovato più di qualche semplice commilitone fra il pubblico che lo ha seguito dal suo ingresso in quella che, ventitré anni fa, avremmo definito arena.

Russell Crowe e Gianvito Casadonte
Magna Græcia Film Festival (Instagram)

È un regalo, il concerto di Crowe, che il direttore artistico del Magna Græcia Film Festival Gianvito Casadonte ha voluto fare alla sua città per celebrare il ventennale della manifestazione che si svolgerà dal 29 luglio al 5 agosto prossimi, sempre nel capoluogo di regione. È da questo regalo che partiamo, per raccontare una serata che significa tanto per la città e per chi, per l’ennesima volta, l’ha voluta omaggiare. È proprio attraverso le parole di Casadonte che riusciamo a comprendere che genere di emozione si possa provare: “Se torno con la testa a venti anni fa, era come scalare l’Everest; adesso è più semplice ma sono stati anni difficili. Abbiamo dimostrato come sia possibile, attraverso studio, competenza e senza mai improvvisarsi raggiungere i traguardi più difficili. Occorre grande senso del rischio e coraggio per mettere in piedi qualcosa di così grande. Portare a Catanzaro un nome come quello di Russell Crowe serve anche per far passare un messaggio diverso sulla nostra terra: dobbiamo ribaltare le narrazioni negative, i luoghi comuni, dobbiamo essere tutti orgogliosi di essere calabresi. Questo non vale solo per me ma anche e soprattutto per tutti i miei corregionali.” Gianvito Casadonte traccia uno storico di questi venti anni, passando da ringraziamenti personali e familiari a quelli estesi a tutti i suoi collaboratori. Il suo ringraziamento più grande, però, è verso chi non lo ha aiutato, perché è riuscito a renderlo più bravo: “Un ex presidente della nostra regione anni fa mi inviò un messaggio con scritto ‘mi spiace non averlo capito prima’ (riferendosi all’importanza e alla risonanza del festival, ndr). Io sorrisi ma lo ringraziai, se oggi siamo arrivati fino a questo, è anche e soprattutto merito di chi non ha creduto in me, in noi.” Il direttore artistico, sempre nel ripercorrere questi venti anni, non nasconde l’emozione nell’elencare i nomi di chi lo ha accompagnato in questo viaggio: “Oliver Stone, John Landis, Richard Gere e oggi Russell Crowe, è davvero incredibile. Anche se, devo ammettere, i miei ricordi più nitidi e forti sono quelli che mi legano a due grandi maestri come Ettore Scola e Mario Monicelli. Scola, ad esempio, è venuto per otto anni qui in Calabria per il festival e una volta, durante una conversazione mi disse: ‘non chiamarmi maestro, chiamami Ettore’.” L’emozione mentre parliamo con lui è palpabile. A quel punto Casadonte ci racconta un aneddoto che riguarda il festival e che si intreccia con la serata di ieri: “Per venti anni, ogni sera, il festival si apre sulle note di 'Now We Are Free', la colonna sonora del Il Gladiatore. Credo che avere Russell oggi qui sia un chiaro segno di un cerchio che si chiude. E vedere tutta questa gente, oggi, qui, mi riempie il cuore di gioia.” Per citare Nelson Mandela, “un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso."

Russell Crowe, Gianvito Casadonte e Nicola Fiorita
Magna Græcia Film Festival (Instagram)

A fare eco alle parole di Casadonte è Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro: “L’arrivo di Russell Crowe a Catanzaro è un regalo che Gianvito ha voluto fare alla città, dentro il bellissimo Teatro Politeama. Questo ci deve fare pensare a come la città debba immaginarsi più in grande, perché siamo capaci di fare tutto: festeggiamo i venti anni del festival nel migliore dei modi. Il festival può dare tanto alla città, forse non lo abbiamo capito per bene ma è attraverso momenti come questi che si cresce e si acquisisce maggiore consapevolezza. Catanzaro, come ogni città del meridione, ha vissuto momenti particolari e difficili immediatamente successivi alla crisi sanitaria ed economica, dobbiamo restituire alla città fiducia e dignità e questa missione passa anche attraverso momenti come questo.” Catanzaro che negli ultimi mesi è tornata sulla scena nazionale per svariati motivi, quali sport, turismo e, non ultima, cultura. È del 19 marzo la vittoria del campionato di Serie C, girone C, che ha riportato i giallorossi in Serie B dopo quasi venti anni di assenza. Da poco, invece, la notizia della bandiera blu per il capoluogo di regione calabrese. Il sindaco Fiorita non nasconde il sorriso mentre ne parliamo: “Quest’anno abbiamo avuto tante soddisfazioni. Il 19 marzo dissi che ero il sindaco felice di una città felice, oggi posso dire che un evento come questo ci fa sentire più importanti. E ci fa capire fin dove possiamo spingerci, senza porci alcun limite.”

Dalla eccezionale presenza di Russell Crowe in una realtà di provincia come Catanzaro abbiamo una straordinaria lezione da apprendere.

È una lezione sulle piccole cose, quelle che richiedono impegno quotidiano e costanza, quelle che ci dicono che la goccia scava la roccia cadendo spesso e con frequenza. È la storia di Gianvito Casadonte, è la storia di Catanzaro. Perché, a volte, sono le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno può immaginare.

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