da Roma
«Recupereremo il ritardo marciando a tappe forzate: intanto oggi diamo il via alla scuola digitale». Il premier Silvio Berlusconi affiancato dal ministro dellIstruzione, Mariastella Gelmini, e da quello della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, si toglie qualche sassolino dalla scarpa rintuzzando le critiche dellopposizione che «dice solo menzogne». Poi annuncia due grosse novità per studenti e insegnanti: il potenziamento delle dotazioni tecnologiche a disposizione delle scuole e importanti incentivi basati sul merito e limpegno per docenti e alunni. Berlusconi ha garantito che «non sarà cacciato nessun insegnante» e che i tagli di 87.000 cattedre deriveranno dal blocco del turn over; che grazie allintroduzione del maestro unico si potenzierà il tempo pieno del 50 per cento alle elementari e che verranno aumentati gli stipendi degli insegnanti.
Poi è toccato alla Gelmini snocciolare le cifre degli investimenti. Il governo ha stanziato 20 milioni di euro per le nuove tecnologie ai quali se ne aggiungono altrettanti per linformatizzazione del sistema nel suo complesso: lanagrafe scolastica e la rete delle scuole. Già a novembre arriveranno 10.000 lavagne interattive multimediali (Lim) in 11.000 classi medie. A partire da dicembre in 1.180 scuole, ovvero il 10 per cento degli istituti, arriveranno lavagne digitali, pc portatili e fondi sempre mirati allacquisto di nuove tecnologie. Entro il 2009 la dotazione arriverà in 4.180 scuole. E ancora nel 40 per cento delle scuole sempre entro il 2009 verranno attivati la pagella on line, il registro digitale, la rilevazione delle assenze con la comunicazione via cellulare o e-mail. Sarà poi possibile accedere in rete al dossier dei singoli alunni. Aumentano anche gli incentivi per leccellenza. Dopo aver consegnato a 20 dei 4000 studenti che hanno preso 100 e lode allesame di Stato un assegno da 1000 euro ciascuno la Gelmini ha annunciato che gli incentivi passeranno dagli attuali 5 a 8 milioni di euro. Il ministro sta anche mettendo a punto un protocollo dintesa con le Università per esonerare dalle tasse del primo anno i diplomati con 100 e lode.
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