Scienze e Tecnologia

Explorer ha un baco ecco come correggerlo

Due milioni di navigatori sono già stati colpiti da un virus che ruba le password dei conti bancari. Gli hacker agiscono dalla Cina. Gli esperti: "E’ una minaccia seria".

Explorer ha un baco 
ecco come correggerlo

Due milioni di utenti Internet ne sono già rimasti vittime dopo aver visitato siti apparentemente innocui. Ma tutto il mondo del web ora è a rischio. Milioni di computer se si considera che il 70 per cento di essi “viaggiano” su Explorer. Il browser è vittima di uno degli attacchi peggiori da parte di hacker che operano dalla Cina. I cyber-criminali puntano alle password degli utenti, per poter accedere ai loro conti bancari e per mandare spam (posta indesiderata, ndr) via e-mail.

Gli esperti li chiamano gli attacchi del “giorno zero” perché gli hacker usano una falla di Internet Explorer che esiste sin da quando il software è stato lanciato e perché si muovono in un giorno specifico contemporaneamente.

“La minaccia non farà che crescere. Si tratta di un pericolo notevole per la comunità dei navigatori”, ha detto Rik Ferguson, responsabile sicurezza di Trend Micro, una delle società che si occupano proprio di sicurezza delle informazioni su computer. “E’ raro che ci siano ‘giorni zero’ nel browser più popolare del mondo e sul più diffuso sistema operativo, ma è proprio così”.

Microsoft ha annunciato proprio oggi che diffonderà un "patch" per correggere un difetto nella sicurezza del suo programma di navigazione internet Explorer. Il patch sarà trasmesso, attraverso il sistema di aggiornamenti automatici, a partire dalle ore 19 (ora italiana), ha precisato in un comunicato Microsoft. Ai tecnici di Microsoft sono stati necessari otto giorni per trovare una soluzione al problema, a partire dal momento in cui è stato identificato. L’errore permetteva ai ciber-criminali di prendere il controllo di un computer "deviando a loro insaputa i navigatori internet verso un falso sito" allo scopo di "rubare le loro password", secondo Rick Ferguson, esperto della società di sicurezza informatica Trend Micro.

Secondo Ferguson, "più di diecimila siti internet sono stati infettati" da quando il difetto è stato reso pubblico una settimana fa.

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