Il 30 giugno orologi atomici fermi un secondo... per aspettare la Terra

Il "secondo intercalare", è stato introdotto nel 1972. Da allora è accaduto per 25 volte, l'ultima delle quali nel 2012

Il 30 giugno orologi atomici fermi un secondo... per aspettare la Terra

Anche il tempo ha le sue stranezze. Il 2015, infatti, sarà più lungo di un secondo: il 30 giugno (il primo luglio in Italia) gli orologi atomici si "fermeranno un secondo per aspettare la Terra, il cui movimento di rotazione viene progressivamente rallentato dall'attrito di oceani, maree e atmosfera".

Accade periodicamente, ma è impossibile prevedere a quali intervalli", spiega Patrizia Tavella, responsabile del gruppo dell'Istituto Nazionale di Ricerca in Metrologia (Inrim) che genera l'ora esatta in Italia. "Gli orologi atomici sono più precisi rispetto alla Terra e per questo motivo, in modo non predicibile, si accumulano molti millisecondi di ritardo", prosegue Tavelli.

Quando il ritardo accumulato è pari a un secondo, la rete di osservatori che misura la rotazione della Terra e che costituisce il "Servizio internazionale sulla rotazione terrestre e i sistemi di riferimentò (Iers) decide che è il momento di fermare gli orologi atomici di un secondo per sincronizzarli con il ritmo della Terra. "Le irregolarità nel ritmo di rotazione della Terra divennero molto evidenti negli anni '50 e '60, quando si costruirono i primi orologi atomici", osserva Tavella.

L'unità di misura del tempo, ossia il secondo, venne definita sulla base degli orologi atomici. In questo modo, però, si rischiava di perdere l'accordo con la rotazione della Terra. "Si decise allora per un compromesso, fermando ogni tanto il ticchettio degli orologi perchè la Terra arrivi al passo". Il secondo in più, chiamato "secondo intercalare", è stato introdotto il 30 giugno 1972 (il primo luglio per l'Italia). Da allora è accaduto per 25 volte, l'ultima delle quali nel 2012.

Quest'anno i 350 orologi atomici di tutto il mondo faranno scattare il secondo in più alla mezzanotte del 30 giugno (le due del mattino del primo luglio in Italia). In questo modo la misura standard registrata dal Tempo Coordinato Universale (Utc) verrà riallineata con la rotazione terrestre.

Ma non si tratta solo di una curiosità scientifica. Lo spostamento delle lancette di un secondo comporta anche rischi per i sistemi informatici.

L’ultima volta che su effettuato un cambiamento, il 30 giugno 2012, molti computer andarono in tilt, bloccandosi per minuti e, in qualche caso, anche per ore, per l’aggiunta di un secondo: tra le vittime illustri LinkedIn e Mozilla. A rischio ci sarebbero anche i sistemi di aeroporti, borse e agenzie spaziali. A volte, basta un secondo.

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