Hanno cercato il "santo Graal dell'evasione fiscale". Carl Levin, il presidente della commissione d'inchiesta che si sta occupando di Apple al Senato americano, non usa mezzi termini. La società della mela morsicata, secondo il rapporto che ha presentato, ha evaso le tasse per miliardi di dollari.
La strategia messa in atto dalla Apple non avrebbe interessato soltanto gli Stati Uniti, ma anche il resto del mondo. A rincarare la dose rispetto a quando detto da Levin, il senatore John McCain, che ha ricrodato che la società "afferma di essere uno dei maggiori contribuenti americani ma è anche tra i principali evasori".
La Apple non è accusata di avere violato la legge, ma di avere utilizzata una complessa strategia per eludere il fisco.
538em;">La prossima mossa sarà l'audizione in Senato del ceo Tim Cook, che a quanto annunciato ribadirà che la Apple "non ricorre a trucchi fiscali". Il problema - ha detto - è che "l'attuale sistema fiscale Usa, che utilizza i principi dell'era industriale in quella digitale, mette a rischio la competitività degli States".
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