Telecom Brasile Tre in manette per «spionaggio»

da Milano

Una guerra tra spie. Da un lato, la security di Telecom. Dall’altro la Kroll, colosso internazionale dell’investigazione. Al centro della partita, Brasil Telecom. Tre arresti nel nuovo capitolo nell’inchiesta milanese sui dossier illegali. In carcere finiscono Alfredo Melloni, tecnico informatico appartenente al cosiddetto «Tiger Team», che si occupava della sicurezza informatica di Telecom, e il tecnico informatico Roberto Preatoni, figlio di Ernesto, magnate del turismo. Ai domiciliari, invece, Giuseppe Iannone, ex maresciallo del Ros dei Carabinieri ed ex responsabile della sicurezza di Telecom Brasile. Le accuse a vario titolo sono di associazione a delinquere, appropriazione indebita e hackeraggio. L’attività di spionaggio - secondo gli inquirenti - serviva ad acquisire notizie riservate su Brasil Telecom, attingendo anche ai dossier Kroll. Il tutto nascerebbe da un contenzioso economico tra la società di telecomunicazioni brasiliana e la stessa Telecom.


Di qui il massiccio attacco informatico e telematico - avvenuto fra il 2003 e il 2005 - ai danni della Kroll, dei consulenti di Brasil Telecom e dell’amministratore delegato Carla Cico. Oggetto di «interesse» anche il finanziere Ubaldo Livolsi e il politologo Edward Luttwak.

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