da Milano
Telecom vende Liberty Surf Group che opera prevalentemente con il marchio Alice France, ossia le attività a banda larga in suolo transalpino. La dismissione era ampiamente prevista persino dal non «dettagliatissimo» e peraltro molto criticato piano dellamministratore delegato Franco Bernabè.
Proprio in Francia aveva cominciato la sua carriera in Telecom, proveniente da Infostrada, Riccardo Ruggiero, diventato poi ad del gruppo quando la società telefonica era ancora nelle mani di Roberto Colaninno. In realtà Ruggiero, che il francese lo parla benissimo grazie alle scuole allestero, in Francia cè stato soltanto pochi mesi. In seguito però, da ad di Telecom, aveva fatto di tutto per rilanciare le operazioni della piccolissima filiale francese anche tramite lacquisizione nel 2005 di Liberty Surf, ossia delle attività di Tiscali oltralpe, e investendo per il rilancio 500 milioni di euro.
Ma le cose, nonostante la conferenza di presentazione dellacquisizione di Liberty Surf in un lussuoso albergo vicino a Place Vendôme (il titolo però allora era ancora ben più vicino ai tre euro che alluno dei tempi recenti) non sono andate come sperato. Alice France non è riuscita a diventare il terzo operatore francese a banda larga dietro a France Telecom e a Neuf Cegetel e, senza ormai soldi da investire dato lalto debito della casa madre, ha ceduto allofferta di Free del gruppo Iliad di Xavier Niel (azionista al 70%) che pagherà 800 milioni di euro per i suoi 900mila abbonati. La cessione consentirà alla società italiana di ridurre il debito (pari a 37 miliardi di euro) per 750 milioni. Per contro Free diventerà il secondo operatore a banda larga e di IpTv, ossia della tv via Internet in Francia, dopo Orange (lIptv di France Telecom), superando lattuale diretto concorrente Neuf Cegetel. E in Francia il peso dellIptv, in termini di utenti, è tra i più alti in Europa.
In pratica ora a Telecom allestero rimangono solo le attività a banda larga in Germania, ossia Hansenet che potrebbe essere ceduta anche se non cè fretta dato che i conti sono migliori di quelli francesi, e naturalmente quelle molto più importanti della telefonia mobile in Brasile su cui tanto vorrebbero mettere le mani i soci spagnoli di Telco, ossia Telefonica.
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