da Milano
Hopa, Pirelli e Benetton si avvicinano al divorzio in Olimpia, la cassaforte societaria che custodisce il 18% di Telecom Italia, ma una «coda» giudiziale non è ancora esclusa.
Ieri Hopa ha scelto l'opzione in denaro per la scissione di Holinvest, scatola finanziaria partecipata da Olimpia. Hopa acquisterà il 20% in mano ad Olimpia per un corrispettivo che dovrebbe aggirarsi intorno ai 94 milioni di euro se il corrispettivo, come quello per la regolazione in contanti nella scissione di Olimpia, venisse calcolato sui prezzi di mercato di ieri, 31 maggio, «data rilevante» per l'accordo con Pirelli ed Edizione Holding secondo quanto scritto a suo tempo nel contratto che prevedeva i termini del divorzio.
Il titolo Telecom ha chiuso ieri a 2,18 euro, in recupero del 2,5%, ma ben lontano dai 2,6 euro di inizio anno, che corrisponda anche alla media dellultimo anno di quotazioni.
Lo ha deciso il cda di Hopa nel corso di una riunione durata oltre sei ore che, oltre a discutere il dossier Olimpia, ha deliberato di convocare per il 30 giugno l'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio 2005, ed ha approvato il bilancio di Holinvest e conferito al presidente Stefano Bellaveglia la delega per la definizione del piano industriale di Hopa.
Pirelli ed Benetton (Edizione Holding) dovrebbero quindi acquistare il 16% di Olimpia in mano ad Hopa per circa 527 milioni di euro (comprensivi del premio da 208 milioni di euro). Il corrispettivo che invece dovrà sborsare Hopa si calcola tenendo conto della quota parte che spetta ad Olimpia delle attività di Holinvest (custodisce il 3,6% di Telecom pari a circa 96,5 milioni di azioni) a cui va sottratta la quota parte di debito (580 milioni). Da oggi ci sono 30 giorni lavorativi di tempo per la regolazione delloperazione, che dovrebbe avvenire nellultima decade di luglio.
Da parte sua Hopa continua a sostenere che una corretta valorizzazione del titolo Telecom non possa assumere valori puntuali, ma debba fare riferimento ad un arco temporale più ampio.
Secondo i bresciani «sono circa 100 milioni che ballano» nelle differenti valorizzazioni dei titoli Telecom da parte di Hopa, da un lato, e di Pirelli ed Edizione Holding dall'altro per la scissione di Olimpia. No comment, invece, sul valore di iscrizione in bilancio che però, secondo quanto riferito da fonti vicine alla società, «rappresenta un forte punto di riferimento per quello che Hopa vorrà ottenere con il cash settlement (la regolazione in contanti)».
Hopa continuerà a cercare un accordo attraverso il lavoro degli advisor, per il quale ci sono in teoria ancora 15 giorni di tempo, e che quindi «potrebbe essere raggiunto anche la sera prima della scadenza», di questo termine, il 22 giugno. Anche se da casa Pirelli, su questo punto, non risulta esistere nessuna pur minima apertura: la regolazione avverrà per contanti e nei tempi previsti.
Molto diversa la posizione di Hopa e del suo presidente. «Si va avanti a trattare ma non abbiamo mai escluso l'arbitrato. Abbiamo detto che non lo volevamo», ha detto Bellaveglia. Aggiungendo però che «se veniamo tirati per i capelli...».
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