da Milano
Affrontare lo scorporo della rete, organizzare uno sviluppo estero compatibile allasse con Telefonica e riassorbire i 36,5 miliardi di debiti malgrado la fame di investimenti del gruppo: Franco Bernabè torna alle leve di comando di Telecom Italia accanto a Gabriele Galateri come presidente.
Il nuovo ticket di vertice sarà ufficializzato oggi pomeriggio in una riunione straordinaria del consiglio di amministrazione. La cooptazione dei due top manager sancirà linizio della «gestione» Telco, dopo gli oltre sette mesi consumati tra i dubbi dellAnatel e le resistenze interne ai soci della cassaforte subentrata a Pirelli a monte della catena di controllo Telecom: oltre a Telefonica, Mediobanca, Generali, Intesa Sanpaolo e Benetton.
I lavori del board saranno preceduti in mattinata da una riunione del comitato remunerazioni in calendario da tempo e da un momento di verifica tra i consiglieri indipendenti. Improbabile, quindi, che si decidano compensi per il nuovo vertice o premi per i consiglieri uscenti ma nulla vieta di affrontare la discussione.
Attesi a Milano il presidente di Telefonica Cesar Alierta e il direttore generale Julio Linares che prenderanno posto al tavolo del consiglio di amministrazione. Questultimo è tuttavia destinato a diventare più «leggero» passando da 19 a 17 posti: la poltrona di Carlo Buora, che mercoledì si è dimesso dalla vicepresidenza esecutiva per un problema di deleghe, dovrebbe infatti restare vacante fino alla naturale scadenza di aprile. Così come non dovrebbe esserci alcun sostituto per il presidente di Assolombarda, Diana Bracco, che ha compiuto un passo indietro vista la conclusione di un ciclo. Otto anni dopo la fallita difesa di Telecom Italia dalla scalata di Roberto Colaninno e Chicco Gnutti, Bernabè tornerà quindi al vertice di Telecom prendendo posto, insieme a Galateri, negli uffici al quarto piano del quartier generale in Piazza Affari occupati fino alla scorsa settimana da Riccardo Ruggiero e Pasquale Pistorio. Bernabè e lex presidente di Mediobanca troveranno tuttavia tra gli ingranaggi del gruppo telefonico ancora parte di quei debiti accumulati prima dalla maxi-Opa organizzata dalla «razza padana» e poi dalle riorganizzazioni societarie pianificate da Marco Tronchetti Provera.
Il mercato attende risposte sullopera di pulizia, anche attraverso cessioni di asset non strategici sia allestero sia nella televisione. Oltre a sfruttare leventuale scorporo della rete (15-18 miliardi il valore dellasset) per fare emergere valore dai bilanci del gruppo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.