Ha respinto ogni addebito lex amministratore delegato di Telecom Italia Sparkle (Tis), Stefano Mazzitelli, interrogato ieri dal gip di Roma, Aldo Morgigni. Durante linterrogatorio Mazzitelli, che si trova in carcere, assistito dallavvocato Fabrizio Merluzzi, è stato colto da un malore, tanto che è dovuto intervenire un medico del tribunale. Il manager ha respinto tutte le accuse e negato ogni responsabilità. Gli interrogatori, iniziati ieri mattina, sono andati avanti per oltre otto ore. Oltre a Mazzitelli hanno deciso di rispondere alle domande del giudice lex dirigente responsabile dellarea «regioni europee» di Tis, Massimo Comito (che ha detto di non essere a conoscenza dei fatti contestati) e Luigi Marotta, un altro degli indagati che per gli inquirenti avrebbe fatto parte dellorganizzazione.
Si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere gli altri interrogati, tra cui il responsabile di Tis del settore «carrier sales Italy» (ossia delle vendite di traffico telefonico agli operatori), alle dirette dipendenze di Comito, Antonio Catanzariti, il consulente dimpresa Carlo Focarelli, ritenuto dagli inquirenti lideatore della frode da 365 milioni ai danni del fisco, Manlio Denaro, socio della i.Globe e prestanome di Focarelli, lamministratore di Adv & Partners, Roberto Caboni, e lad di Global Pi Network, Aurelio Gionta.
Dopo gli interrogatori, martedì prossimo, è in programma ludienza più difficile per le aziende indagate, ossia quella sulle misure interdittive chieste dai pubblici ministeri per le società Fastweb e Telecom Italia Sparkle che, in base alla legge 231 del 2001, rischiano il commissariamento. In realtà anche se commissariate, le due aziende saranno comunque in grado di proseguire lattività. In Borsa, comunque, sono state ancora penalizzate. Fastweb ha perso circa l1% (il 16% da lunedì scorso, che vuol dire una perdita di 206 milioni di euro di capitalizzazione). Telecom, invece, ha perso lo 0,9% (ossia meno 6% nellultima settimana e 1,3 miliardi bruciati di capitalizzazione). E se Telecom ha dovuto rimandare lapprovazione dei conti 2009 a causa dellinchiesta in Spagna, Telefonica, presente nel capitale di Telco, la holding di controllo della società di tlc italiana, ha chiuso il 2009 centrando gli obiettivi previsti per il settimo anno consecutivo e confermando i target per il 2010.
Telecom Sparkle: lex ad Mazzitelli respinge le accuse del gip
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