Telecomunicazioni Telecom «rivede» 1 euro e i libici riaprono la partita per entrare

Telecom Italia ha rivisto ieri quota 1 euro, che non toccava dal 3 ottobre. Sul finale di seduta, dopo essere stata sospesa per eccesso di rialzo, ha toccato un massimo a 1,01 euro per poi chiudere di un soffio sotto la soglia psicologica a 0,99 euro (+11,89%). Con la ripresa dei corsi gli analisti prevedono anche una ripresa delle trattative con i libici come annunciato dal figlio di Gheddafi in visita in Italia. In settimana si riunirà infatti il consiglio di amministrazione della Libyan investment authority, ossia il ramo finanziario del governo libico anche se sarà molto difficile che venga deciso qualcosa su Telecom visto che anche a questi prezzi i corsi sono ancora troppo bassi per far si che i soci Telco, la holding che controlla la società, facciano entrare un socio.
Non sono invece attese sorprese dai conti trimestrali di venerdì, con un utile in calo e una sostanziale tenuta dei ricavi. Dalla controllata in Brasile, che diffonderà i dati oggi, gli analisti si attendono una leggera flessione dei ricavi (da 1,28 a 1,23 miliardi) ma un miglioramento dei margini.

Per la capogruppo, gli analisti si attendono per i nove mesi un utile a 1,71 miliardi (-22,9% rispetto allo stesso periodo nel 2007), ricavi a 22,34 miliardi (-3,7%).
Per quanto riguarda l’indebitamento netto, gli analisti si aspettano di vedere il debito Telecom ridursi a 35.7 miliardi contro i 37.1 del 30 giugno scorso.

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