Telefoni, Italia nel mirino di Bruxelles

da Milano

Bruxelles promuove il mercato italiano delle telecomunicazioni, in continua espansione, ma lancia un monito: basta ritardi nell’applicare la normativa comunitaria. Nel mirino sono soprattutto quei «lunghissimi ricorsi legali» che si protraggono per anni, ritardando di fatto l’attuazione di regole sollecitate dall’Ue per ristabilire la corretta concorrenza. La denuncia del commissario Ue alle Comunicazioni, Viviane Reding, è forte. Tanto che, nel presentare il rapporto annuale sul mercato del settore in Europa, ha parlato di «vere e proprie tattiche dilatorie» da parte di alcuni Paesi. «Non è possibile - ha lamentato - che in Italia, Germania, Portogallo e Grecia vi siano procedure che, a causa di ricorsi legali, durano anche quattro, cinque, sei anni». Per quanto riguarda l’Authority italiana la Commissione Ue ha sottolineato che «sia stata efficacemente riorganizzata, anche se ha continuato a essere lenta nel prendere alcune misure importanti». Alla Reding ha risposto il presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò: «Anche nella civilissima Svezia non stanno meglio di noi. È vero che forse in Italia c’è un contenzioso esagerato, ma bisogna anche distinguere tra sede civile e amministrativa. In questo secondo caso il percorso generalmente si conclude in pochi mesi e altrove non stanno meglio di noi». Peggio dell’Italia sta però la Germania dato che il commissario Reding ha nuovamente minacciato di deferirla alla Corte di giustizia europea se non modificherà la legge che avvantaggia l’operatore dominante Deutsche Telekom. Buono, invece, il giudizio che la Commissione Ue dà sul settore delle tlc in Italia dove si registrano «miglioramenti della situazione competitiva in tutti i mercati e «un andamento positivo» soprattutto nello sviluppo della banda larga e della telefonia mobile. Nell’ultimo anno il numero degli utenti a banda larga è cresciuto di oltre due milioni, attestandosi a oltre 8 milioni alla fine del 2006 (più 37%). Il tasso di penetrazione dell’Adsl, pur restando ancora sotto la media Ue, è comunque aumentato considerevolmente, raggiungendo il 13,6 per cento. L’Italia, poi, resta uno dei Paesi europei con la più alta penetrazione nella telefonia mobile (134%), con una crescita di quasi il 15% nell’ultimo anno. In particolare, il numero di clienti Umts è molto elevato: oltre 12 milioni alla fine dell’anno scorso. Tutto ciò in un quadro europeo che mostra un settore delle tlc con un incremento dei ricavi pari al 2,3% nel 2006 a cui ha contribuito molto proprio il segmento della banda larga, che conta oltre 20 milioni di utenti in Europa e che, nell’ultimo anno, ha fatto registrare un aumento dei ricavi tra il 7,8 e l’8,5%.

E i risultati per i consumatori non sono mancati: dal 2000 a oggi, il prezzo medio di una telefonata urbana sul fisso, è sceso da 41,8 centesimi a 25. Mentre per la telefonia mobile i prezzi in un anno sono calati anche del 13,9 per cento.

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