Se si cercava l’«effetto spiaggia» per addolcire la pillola, i calcoli dei manager della Vodafone si sono rivelati clamorosamente sbagliati: complici il caro vacanze e l’impennata dei prezzi, sono stati molti più del previsto gli utenti che hanno ricevuto il messaggino del «cambio tariffa» a casa o sul posto di lavoro. Ricevere una notizia spaparanzati in spiaggia è un conto, seduti in ufficio è tutt’altro discorso: e così il passaggio obbligato da una tariffa all’altra ha fatto sì che molti, dei cinque - sei milioni di utenti coinvolti, hanno sfogato il proprio sconcerto sul web, inondando i forum dei siti specializzati.
Se l’operazione portata avanti parallelamente dall’altro gigante del settore, la Tim, era avanzata nei mesi scorsi senza sollevare troppo rumore, la discesa in campo del colosso inglese ha invece scatenato un putiferio. Del resto l’azienda con sede a Londra ha optato per un’operazione di «ammodernamento» dei piani tariffari radicale, mandando quasi contemporaneamente a poco meno di sei milioni di utenti un sms il cui succo in fondo è questo: è ora di dire addio alle vecchie tariffe, tutte già da anni non più sottoscrivibili e spesso le più vantaggiose. Di questa «rivoluzione tariffaria», un’operazione senza precedenti nell’intera storia della telefonia mobile in Italia, la Vodafone dà una spiegazione relativamente semplice.
Per venire dunque incontro al cliente dal prossimo primo ottobre 31 tariffe spariranno, accorpate in sette nuovi piani, semplificati ma con caratteristiche di fondo simili ai precedenti. Difficile non vedere una connessione fra quanto avverrà in Italia dal primo ottobre e quanto accadrà il mese prima in Inghilterra. Anche qui le tariffe dei clienti Vodafone aumenteranno, ma senza la parallela sforbiciata nel numero dei piani tariffari. Impossibile poi dare uno sguardo d’insieme alle variazioni dei costi nel passaggio da piano tariffario a un altro: Vodafone non ha diffuso i dati complessivi dei cambiamenti, lasciando a ciascun singolo utente il compito di calcolare, telefonando o sui siti web, i cambiamenti di prezzo.
Aspetto comune a tutte le nuove tariffe Vodafone l’incremento dello scatto alla risposta, che passerà da 10 o 15 centesimi a 16. Un rincaro del 60 per cento. A controbilanciare l’aumento dello scatto alla risposta la diminuzione del costo degli sms da 12-15 a 10 cent. Gli utenti si trovano ora a dover decidere cosa fare: silenzio assenso, e accettazione del nuovo piano tariffario; scelta di una differente tariffa o cambio di operatore telefonico. Più dettagliate le informazioni fornite dalla Tim, che a oltre tre milioni dei suoi clienti ha annunciato ritocchi tariffari dall’8 settembre per dieci dei vecchi abbonamenti, anche in questo non più sottoscrivibili - alcuni infatti sono fuori mercato già dal 1999.
Le tariffe saranno rialzate mediamente di 3 cent al minuto, Iva inclusa. Ma anche qui c’è il lato dolce: saranno scontate del 50 per cento le telefonate oltre i due minuti. Per quanto riguarda gli altri operatori, non cambia nulla invece in casa Wind e neanche per i clienti «3 Italia». Solo nei prossimi giorni sarà possibile dire se Wind e «3», le due compagnie di nicchia - da sole Tim e Vodafone rappresentano oltre l’80% del mercato italiano - sapranno intercettare gli eventuali transfughi dei due colossi: per il momento nessuna delle due società ha in programma alcun ritocco delle tariffe.
Ben chiara fin d’ora invece la contrarietà a parte delle associazioni dei consumatori agli annunciati cambiamenti delle tariffe. Altroconsumo e Codacons, da sempre attive nel settore delle telecomunicazioni, sono già sul piede di guerra: entrambe hanno presentato esposti in Procura.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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