Telelavoro, orari elastici e meno tasse per le mamme

Roma Un aiuto alle mamme per conciliare lavoro e famiglia. Come? Con telelavoro, part-time, turni «lunghi», entrate e uscite flessibili, passaggio temporaneo da un rapporto a tempo pieno a uno a tempo parziale, asili nido aziendali e «buoni» per baby-sitter, colf e badanti. Queste le novità dirette alle madri, ma anche ai padri e a quanti in casa devono assistere genitori anziani, coniugi o parenti stretti malati. Le prevede la bozza delle linee guida sulla modulazione e la flessibilità degli orari di lavoro e i regimi contrattuali, presentata dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi al tavolo con le parti sociali. Queste misure che usufruirebbero della detassazione al 10%, come il salario di produttività.
Il ministro auspica un’intesa al prossimo incontro, fissato per il 7 marzo, alla vigilia della festa delle donne, «una data emblematica» e non casuale. Critica però la Cgil, che esprime «forti perplessità e preoccupazioni». Via libera, invece, da Cisl, Uil e Ugl.

Fra le possibilità previste, l’impiego del telelavoro in alternativa ai congedi; orari flessibili in entrata e in uscita per madri e padri entro i primi 3 anni del bambino; la trasformazione temporanea del rapporto di lavoro a tempo pieno in parziale per i primi 5 anni del bimbo o per assistere genitori e familiari in rilevanti esigenze cura e la possibilità di orari concentrati. Indicato poi «l’impegno», al rientro della maternità, di «assegnare la lavoratrice alle stesse mansioni» o comunque «a mansioni che non vanifichino la professionalità e l’esperienza acquisite».

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