Roma

Temirkanov sceglie Mahler per sedurci

Il celebre direttore russo torna sul podio per dirigere la Sinfonia n. 2 detta «Resurrezione» dell’autore boemo

Di per sé è già una notizia che Yuri Temirkanov non si presenti con il consueto repertorio «patrio» che lo ha reso famoso nel mondo e cioè Ciaikovskij, Prokofiev o Sciostakovic, Musorgskij o Stravinskij. Se poi questo repertorio esula anche dal sinfonismo classico-romantico, giacché Temirkanov, ospite dell’Accademia di Santa Cecilia, ha deciso di dirigere Mahler, allora la notizia diventa uno scoop, perché pensando ad un direttore mahleriano difficilmente verrebbe in mente il suo nome. Per Roma si tratta comunque di una delle rare volte in cui dirige Mahler; secondo i bene informati, questa stessa Sinfonia n. 2 Temirkanov l’ha diretta nell’Auditorium di via della Conciliazione nel lontano 1988; e allora come oggi, con Norbert Balatsh, direttore del coro. Dopo le abbuffate mahleriane di tante stagioni ceciliane e la salutare astinenza delle ultime, quasi quasi è tornata la voglia di riascoltare un musicista conosciuto, amato e straeseguito come Mahler, specie se a dirigerlo è un direttore che in questo repertorio desta curiosità. Naturalmente ci rendiamo conto che Temirkanov conosce Mahler, perché l’ha certamente diretto con la sua orchestra sanpietroburghese e con quella statunitense di Baltimora di cui è stato per parecchi anni direttore. Ma la novità per Roma resta. La Sinfonia n. 2, «Resurrezione», per soprano, contralto, coro misto e orchestra deve il suo titolo all’omonimo poema di Klopstock, i cui versi si ascoltano nell’ultimo movimento, affidati al coro «a cappella» che intona «Risorgerai!». Ma il canto è presente anche nel penultimo movimento della sinfonia, il quarto, con il lied «Urlicht» affidato al contralto; e nel terzo, il quale, seppure interamente strumentale, è costruito su temi del lied mahleriano «Sant’Antonio predica agli uccelli», dalla raccolta «Il corno magico del fanciullo». Questa sinfonia, il pubblico ceciliano non l’ascolta da parecchi anni, una delle ultime volte, con Chung nel suo concerto di insediamento nel 1’95; ed è la prima volta in assoluto nel nuovo auditorium. Solisti il soprano Janice Chandler-Eteme e il contralto Mihoko Fujimura.
Sala Santa Cecilia. Oggi alle 18. Lunedì alle 21 e martedì alle 19.30. Info: 06.

8082058.

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