Economia

Tempi stretti per l’offerta Unipol su Bnl

da Milano

Per l’eventuale contro-Opa di Unipol su Bnl si avvicina l’ora della verità. A dettare i tempi sono i regolamenti Consob e il calendario che impongono una formalizzazione entro il fine settimana. Un’offerta concorrente a quella del banco Bilbao dovrebbe infatti arrivare al più tardi entro cinque giorni dalla scadenza dell’Ops promossa dalla banca spagnola. La Consob si riserva 15 giorni per valutare le proposte e dunque il conto è presto fatto: non si va oltre sabato 2 luglio. Al momento il consiglio di amministrazione della compagnia assicurativa non risulta convocato, ma questo non esclude alcuna ipotesi visti i tempi ristretti richiesti da un eventuale riunione (48 ore). Secondo alcune fonti le compagnie socie del gruppo guidato da Giovanni Consorte avrebbero superato i dubbi sull’opportunità dell’operazione. Le uniche difficoltà riguarderebbero l’entità dell’impegno richiesto per una ricapitalizzazione di Unipol. Sul fronte del sostegno finanzario ai progetti di Consorte è da registrare la posizione di Deutsche Bank. L’istituto era stato indicato ieri come capofila di una cordata pronta a intervenire per sostenere la contro-Opa. Secondo un quotidiano la banca era pronta a mettere sul tavolo circa 7 miliardi. Fonti qualificate vicine all’istituto hanno invece precisato che Deutsche bank potrebbe intervenire insieme ad altri sei o sette istituti nel caso Consorte decidesse di muoversi, ma non nel ruolo di capofila. Ci si interroga dunque anche su quale potrebbe essere la banca decisa ad appoggiare Unipol in un ruolo di primo piano dopo che il Montepaschi ha preferito defilarsi. Ieri proprio Deutsche Bank ha effettuato un collocamento lampo di 62 milioni di azioni Bnl, pari a poco più del 2% del capitale. L’operazione è stata effettuata per conto di Montepaschi che la scorsa settimana aveva deciso l’uscita dalla banca romana.
Nel frattempo Bnl ha annunciato di aver ceduto secondo la formula detta «pro-soluto» crediti per complessivi 294 milioni. La cessione (a Goldman Sachs) è in linea con le previsioni del piano operativo 2005 e consente a Bnl di trasferire definitivamente i rischi connessi ai crediti.

L’utile rispetto ai valori di carico è di circa 11 milioni.

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