Roma

Tempo di ribalta per gli alunni delle scuole romane

I «cantanti in erba» provengono dagli istituti scolastici Guido Alessi e Guglielmina Ronconi

Pietro Acquafredda

Due belle iniziative che movimentano la routine musicale romana in questo scorcio ci primavera. Un’opera scritta per i bambini, a loro destinata e che li vedrà protagonisti in scena, come solisti e in coro (titolo: I musicanti di Brema dall’omonima favola dei fratelli Grimm, musica di Andrea Basevi su testo riadattato da Roberto Piumini, con la regia di Marco Carniti, Ensemble strumentale Bernini, Erasmo Gaudiomonte direttore) alla Sala Casella, in via Flaminia 118, dal 2 al 5 maggio con recite mattina e pomeriggio per il pubblico di ragazzi; ed un Festival vocale Claudio Monteverdi, affidato all'ensemble Concerto Italiano, direttore Rinaldo Alessandrini, ed ospitato in tre famosissime dimore storiche della capitale: i palazzi Farnese, Barberini e Pamphilj, fra le tante che vantano antichissima tradizione musicale dal Rinascimento ma al Sei-Settecento, epoca d’oro del barocco romano, anche musicale. Unica eccezione, la serata inaugurale che si terrà al Teatro Olimpico I Musicanti di Brema raccontano di quattro animali: gatto, asino, gallo e cane che, per liberarsi dei loro padroni, fuggono verso Brema dove sognano di suonare in una celebre orchestra; ma poi, sulla strada, i quattro animali e i loro padroni si fermano in una fattoria, attratti dal camino ardente, dove decidono di restare, avendo trovato un ambiente molto accogliente.
Per mettere in scena quest’opera, la Filarmonica ha proceduto a selezioni in due note scuole elementari della capitale, la Guido Alessi e la Gugliemina Ronconi, per reperire la doppia compagnia di solisti, ventiquattro in tutto, ma anche i trenta componenti il coro ed infine una più vasta platea «corale» che verrà coinvolta nell’opera. Le prove sono già cominciate, i ragazzi sembrano entusiasti e la Filarmonica, per bocca del suo direttore artistico, Giorgio Battistelli, spera di compiere analoga operazione ogni anno.
Il festival Monteverdi, invece, scaturisce dal particolare legame di Concerto Italiano e Rinaldo Alessandrini con la Filarmonica, nella cui attività da alcuni anni, figura come ensemble «residente». L’idea di legare il particolare repertorio madrigalistico monteverdiano ad alcuni palazzi storici romani è venuta al direttore Alessandrini che già nelle passate stagioni ha registrato Monteverdi al palazzo della Cancelleria.
Per il Festival Monteverdi, occorre almeno ricordare che, nel primo concerto, al teatro Olimpico giovedì 11 maggio, si ascolterà il celebre Combattimento di Tancredi e Clorinda, da Tasso; e nell’ultimo, il 14 a Palazzo Pamphilj, l’altrettanto celebre Lamento d’Arianna; e che si consiglia di prenotarsi in tempo, data la ridotta capienza della sale da musica degli storici palazzi, dove prima di ogni concerto ci sarà una visita guidata, con il professor Vittorio Franchetti Pardo.
Prenotazioni obbligatorie al n. 06-3265991.

Biglietti da 13 a 23,50 euro per il Festival Monteverdi; da 4 euro per l’opera per bambini I musicanti di Brema.

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