Roma

Il temporale dimezza la tintarella

Giornata divisa in due: al mattino ombrelloni al pomeriggio ombrelli

L’inizio della giornata, ieri, ha mantenuto le sue promesse: sole in cielo, caldo dappertutto. I romani hanno pensato bene di infilare un telo in un borsone e filare al mare con un costume addosso. Risultato: le spiagge di Fregene, Fiumicino, Focene, Maccarese sono state invase dai bagnati e dai loro asciugamani fin dalle prime ore del mattino. Ma fortunatamente si erano preparate ad accoglierli: gli oltre 60 stabilimenti balneari e i 25 chioschi attrezzati, sui 24 chilometri di costa, hanno funzionato a pieno regime. Unico neo i parcheggi che prima di mezzogiorno erano già saturi sulle litoranee, il che ha comportato un riversarsi nelle stradine interne. Se il bel tempo non fosse bastato a far da gran richiamo sul litorale, a Fiumicino ieri era in corso il «Ferrari Day»: 21 «rosse» si sono messe in mostra, sfilando per le vie cittadine.
Le promesse di «bel tempo», però, non sono state mantenute del tutto: verso le 17, infatti, nuvole nere hanno coperto il cielo, minacciando pioggia. I romani hanno così rinfilato il loro telo nel borsone e si sono recati verso casa. Prima del previsto. E prima del previsto, conseguentemente, vi è stata una certa congestione della circolazione in uscita da Fregene, Maccarese e Fiumicino. I ritardatari, che si sono mossi solo verso le 18, hanno «beccato» una leggera pioggerellina. Niente a confronto di quello che un’ora prima aveva colpito la capitale: una tromba d’aria ha soverchiato i tetti di alcune abitazioni e abbattuto diversi alberi, poco dopo le 16.30, soprattutto nei quartieri di Centocelle, Prenestina e Collatina. Decine le chiamate ai vigili del fuoco, che si sono dati da fare per rimuovere gli oggetti pericolanti, come rami d’albero, e altri materiali spazzati via dal vento da terrazzi e rimasti in bilico sui cornicioni dei palazzi. Ma la tromba d’aria è stata solo un anticipo di quello che sarebbe successo poi: un violento acquazzone ha infatti allagato le strade della capitale, impegnando i vigili del fuoco. Per qualche attimo è sembrato di rivivere la giornata di sabato. Unica differenza: l’orario dell’acquazzone. Per due giorni, quindi, caldo torrido e strade allagate tutto nell’arco di un paio d’ore.


Intanto sul litorale tornava il sereno. Chi non si è fatto impaurire dalla leggera pioggia ed è rimasto in spiaggia, si è potuto godere, magari sorseggiando un aperitivo, gli ultimi raggi di un sole che ieri si è fatto molto desiderare

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