da Milano
Tenaris (+0,20% in Borsa) viaggia verso quota 11 miliardi di dollari in termini di ricavi nel 2007, con un margine operativo lordo superiore al 30%. Lo ha detto Paolo Rocca, presidente e ad del gruppo italoargentino che produce tubi per giacimenti petroliferi. Il secondo trimestre di Tenaris si è comunque chiuso con un Ebitda margin in calo al 35% rispetto al 40% del secondo trimestre del 2006, anche a causa del forte rallentamento delle attività in Canada. I ricavi netti hanno invece registrato, sempre nel secondo trimestre, un aumento del 41% a 2,6 miliardi di dollari grazie soprattutto al consolidamento a partire da maggio dellamericana Hydril. «Ora speriamo che se riprende la domanda in Canada ci possa anche essere un miglioramento in termini di Ebitda margin», ha detto il top manager in un incontro con gli analisti. Rocca ha quindi sintetizzato la linea che il gruppo intende seguire dopo le acquisizioni di Maverick e Hydril. «Puntiamo sulla differenziazione, tenendo conto anche della capacità della Cina di risalire la china delle nuove tecnologie. I cinesi stanno aumentando la loro capacità produttiva però hanno problemi molto grossi nel rispettare i tempi delle consegne». Ma Tenaris è impegnato con i suoi sofisticati prodotti di perforazione anche nel maxigiacimento di Kashagan, in Kazakistan, nel mirino dellEni, capofila di un consorzio internazionale.
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