"Tendenza clown". Circo contemporaneo con tutti i pagliacci che non ti aspetti

Al Parenti e al Cascinet sedici spettacoli da dieci compagnie: "Non solo gag"

"Tendenza clown". Circo contemporaneo con tutti i pagliacci che non ti aspetti
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"Il clown è un artista, dirà sempre qualcosa di nuovo". A sostenerlo è Luisa Cuttini, dal 2025 direttrice artistica e organizzatrice del Circuito Claps, Circuito Multidisciplinare Regionale, per il quale cura la programmazione e lo sviluppo progettuale. Il Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari (Claps) è un "soggetto di rilevanza culturale regionale" riconosciuto e sostenuto da Regione Lombardia, e dal MiBACT (Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo). L'ente vanta un'esperienza ventennale nella distribuzione, organizzazione e promozione di teatro, danza e circo contemporaneo. Già, anche nel circo.

E così ecco che dal 17 al 20 settembre al Teatro Franco Parenti e Cascinet, lo spazio agricolo e didattico in via Cavriana 38, da Porta Romana all'Ortica, si aspettano 10 compagnie di circo contemporaneo per mostrare che il clown è un artista dalle mille sfaccettature, e che usa i suoi linguaggi per far emergere un messaggio. "Noi come Festival abbiamo avuto il primo obiettivo di rompere gli stereotipi nei confronti di questa figura, e penso che in qualche modo ci siamo anche riusciti- continua la Cuttini-. Adesso le persone sanno benissimo che un artista circense spesso è anche un musicista di altissimi livelli, un acrobata, un comico. E un grande attore: il clown è un artista completo". Quindi non sono solo gag comiche: "Un'altra grande caratteristica di un clown oggi è di trovare un piano comune con il suo pubblico, entra in sintonia con le diversità. È il messaggero più forte per riflettere su ciò che sta succedendo non solo da noi ma direi a livello umano in giro per il mondo". E così l'VIII edizione prevede, in 4 giorni di programmazione, 16 spettacoli da 10 compagnie di 6 diversi Paesi per un totale di 20 performer di cui 7 clownesse. 3 prime nazionali e 3 prime regionali, oltre ad un workshop per professionisti. "Siamo a Milano perché a livello di spettacolo dal vivo è la finestra più importante che abbiamo in Italia e perché Milano ha una storia nei confronti della figura del clown enorme: Dario Fo, Sandra Mondaini, Inka".

Molteplicità, quindi, e senso del presente: come dimostra "B.o.b.a.s." di Cia Jimena Cavalletti (spagnola), che torna a far ridere sulla morte il 17 settembre alle 19 a CasciNet, in apertura del Festival: si mettono in scena gli imprevisti di un umile gruppo musicale che organizza cerimonie di sepoltura: tre clownesse musiciste cercano in tutti i modi di colmare un'attesa disastrosa. Prima regionale. "La morte è spesso presente -dice ancora la Cuttini-, come del resto lo è nella vita". La maggior parte delle compagnie è europea, "il fulcro del nuovo circo è l'Europa".

L'Italia è presente nella proposta in prima nazionale dell'autrice e danzatrice Silvia Gribaudi, che porta la sua idea di danza, inclusiva, accessibile, divertente e intelligente: "Striptease" (20 settembre, ore 19.45) rende il performer Claudio Cremonesi protagonista di un inedito spogliarello nel quale al centro dell'attenzione non sta il corpo, ma il talento di un formidabile giocoliere over55.

Silvia Gribaudi è sul palco in prima persona nel suo "A corpo libero" (20 settembre, ore 19.30), che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità delle linee del suo corpo. Un inno alla libertà e all'accettazione del sé.

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