Autunno ed ebraismo insieme: non è peregrina come ipotesi, poiché lautunno, a guardar bene, ha una malinconia che possiamo ben dire ebraica - va be, più yiddish che ebraica, più «Chagall», persino nei colori - ma comunque ce lha. E allora vediamo le uscite editoriali israelite di questa rentrée. Per La Giuntina - casa editrice di riferimento per il settore (e prima a pubblicare, nel 1995, la Nemirovsky con Un bambino prodigio, ristampato una settimana fa) - usciranno diversi autori di calibro. Primo tra tutti, l85enne Sami Michael, nato a Baghdad e fuggito in Iran nel 1948, autore di 11 romanzi, tre saggi e tre opere teatrali che lhanno collocato tra i più grandi scrittori di origine sefardita. Esce da noi con Tempesta tra le palme, storia della convivenza - proprio a Baghdad - tra musulmani e cristiani. Il libro fa parte della collana «Israeliana», dedicata alla letteratura ebraica contemporanea: la stessa dove usciranno - a fine mese e allinizio del prossimo - anche La tempestosa vita di Lazik di Ilja Ehrenburg, tragicomico ritratto di unepoca (quella sovietica) e di un ebreo errante sballottato tra mille brillanti quanto effimeri successi mondani, e Via Zamenhof, una conversazione di Roman Dobrzynski con Zaleski-Zamenhof, il nipote dellinventore dellesperanto, che aveva 14 anni quando i nazisti occuparono Varsavia e arrestarono, per eliminarli, tutti i componenti della sua famiglia.
Mondadori, invece, arriverà in libreria verso fine mese con La mia storia, la tua storia di Assaf Gavron, racconto a due voci: quella di uno yuppie di successo diventato celebrità nazionale per esser scampato a diversi attentati dove altri hanno trovato la morte, e quella di Fahmi Sabih, terrorista palestinese che da bambino ha assistito alla morte di sua madre sotto i colpi dei soldati israeliani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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