Miami - John McEnroe ne ha rotte centinaia di racchette. Picchiandole per terra o contro i cartelloni pubblicitari. Inveendo contro l'arbitro, il pubblico, l'avversario di turno. Mikhail Youzhny, russo, classe '82, numero 11 del mondo, ma uomo da Top Ten (era numero 8 a gennaio, pochi mesi fa) manda a rete un rovescio facile: è il terzo set della sfida del terzo turno nella sfida con lo spagnolo Nicolas Almagro. Dalla rabbia comincia a inveire contro se stesso spostandosi verso l'angolo del campo. Poi, in un raptus di follia, scaglia la racchetta. Non contro l'ambiente, ma contro se stesso. Una, due volte sulla fronte. E' un attimo. Ma non si può riprendere a giocare. Dal volto del giocatore russo cola sangue. Si è procurato una ferita. Solo dopo le cure mediche (con Almagro, incredulo, che arriva a soccorrere l'avversario) il gioco ricomincia.
E il russo riesce a portare a casa il match: 7-6 (7-4), 3-6, 7-6 (8-6), con un tie-break all'ultimo respiro. Negli ottavi, però, è arrivata la sconfitta con il serbo Tipsarevic (3-6, 6-0, 6-3). Eliminazione e... harakiri? No, questa volta il russo pare aver preso la cosa con più calma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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