Miami Open, Sinner è in semifinale. Machac battuto in due set

Jannik Sinner approda alle semifinali dei Miami Open dopo aver sconfitto il tennista ceco Tomas Machac: adesso troverà il russo Daniil Medvedev

Miami Open, Sinner è in semifinale. Machac battuto in due set
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I punti chiave

Ancora un po’ di sofferenza iniziale ma poi Jannik Sinner ha stravinto approdando, come lo scorso anno, alle semifinali dei Miami Open: il numero uno del tennis azzurro ha “vendicato” la sconfitta di Matteo Arnaldi battendo il tennista ceco Tomas Machac, attuale numero 57 del ranking, con il punteggio di 6-4 6-2 dopo un’ora e 31 minuti di gioco. Domani è previsto un turno di riposo, le semifinali si giocheranno venerdì e l'altoatesino si confronterà con il russo Daniil Medvedev. Da inizio stagione sono ben 20 le gare vinte con una sola sconfitta.

La gara

Per certi versi è sembrata, almeno inizialmente, una gara simile a quella di ieri contro O’Connell per la sofferenza e la poca brillantezza, a tratti, e si vede subito all’inizio del 1° set quando Jannik Sinner, dopo aver ottenuto subito una palla break, la “restituisce” all’avversario sul proprio turno di battuta. Non sembra al 100% della forma fisica per alcuni errori gratuiti di troppo e le percentuali sulle prime di servizio ma poi arriva la svolta nel 7° game con la palla break che lo condurrà dritto al 6-4 dopo 52 minuti di gioco.

Nel secondo set Sinner gioca in scioltezza complice anche un netto calo psico-fisico del ceco ma alcuni punti sono da applausi come il rovescio vincente che vale break e il 4-1, il secondo consecutivo dopo lo strappo che aveva ottenuto nel terzo game quando è riuscito a portarsi in vantaggio. Gli ultimi game sono stradominati con un livello di gioco altissimo, il secondo set si chiude con il punteggio di 6-2 e Sinner vola, come lo scorso anno, alle semifinali dei Miami Open.

Le parole di Sinner

Intervistato a bordo campo subito dopo la fine della gara, Sinner ha espresso parole d'elogio per il suo avversario. "Machac è un talento incredibile, velocissimo e ottimo fisicamente. Non sapevo cosa aspettarmi, ero circospetto nei primi game per capire quale tattica funzionasse o meno. Il punteggio a volte può mentire ma ho giocato bene i punti importanti".

Alla domanda su come si sentisse fisicamente ha risposto "bene, si tratta di competere quindi ci si allena duramente per essere in posizioni come queste". Infine, un pensiero al torneo in corso che gli fa tornare alla memoria bei ricordi. "Miami è un torneo speciale, ho fatto la mia prima finale a un Masters 1000".

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