
Reduce dagli Internazionali d'Italia di Roma, dove ha conquistato una finale poi persa contro la sua bestia nera Carlos Alcaraz, Jannik Sinner è pronto a rituffarsi sul lavoro in campo con l'obiettivo di mettere le mani sul secondo Slam stagionale, il Roland Garros.
L'attuale numero uno al mondo sogna di tornare a un successo sulla terra battuta che manca da Umago 2022, quando, nel suo unico trionfo sul rosso in carriera, riuscì proprio a sconfiggere il rivale spagnolo. Obiettivo primario, dunque, la Coppa dei Moschettieri, per sollevare al cielo la quale dovrà affrontare un tabellone insidioso che potrebbe collocare sul suo cammino in semifinale Alexander Zverev o Novak Djokovic.
Un passo per volta, comunque: si partirà contro il francese Arthur Rinderknech al primo turno ed eventualmente contro un altro tennista di casa al secondo, quel Richard Gasquet che disputerà proprio a Parigi l'ultimo torneo della sua carriera. Più avanti potrebbe esserci la prima testa di serie, ovvero se tutto dovesse andare come da pronostico Alejandro Davidovich Fokina, poi Arthur Fils o Andrey Rublev agli ottavi e un quarto di finale contro Jack Draper, uno dei più cari amici di Jannik nel circuito Atp.
Si tratta ovviamente solo di proiezioni che si basano sulla classifica e su calcoli di probabilità che talvolta nel tennis lasciano il tempo che trovano, per cui la testa va sul primo ostacolo nel tabellone. Con l'obiettivo ben fissato in mente, Sinner è quindi tornato in campo per allenarsi a Parigi dopo qualche giorno di riposo. Ed è proprio in questa circostanza che gli allenatori notano un segno particolare sul collo dell'atleta italiano.
Approfittando della pausa, Jannik era volato nei giorni scorsi a Copenaghen, dove aveva casualmente incontrato l'ex tennista Mette Dahl, che gli aveva chiesto una foto insieme. Forse il tennista italiano non pensava di venir intercettato, ma si è mostrato come sempre molto amichevole e disponibile. Ovviamente la domanda che si sono fatti i tifosi è stata: "Cosa ci faceva proprio in Danimarca?". E questo anche per il fatto che nessuna spiegazione era stata data sui social dal numero uno al mondo.
Forse la risposta a questa domanda arriva proprio dal segno sul collo di Sinner prontamente individuato con malizia sia da Simone Vagnozzi che da Darren Cahill. L'allenatore italiano indica il presunto succhiotto e stuzzica: "Ma chi te l'ha fatto?". Jannik fa finta di cascare dalle nuvole, nega e sorride.
Poi Cahill rimarca:"Dai non negare, ti conosciamo bene". Qualunque cosa sia accaduta in quel di Copenaghem l'atmosfera serena è quella giusta per puntare al grande traguardo, e magari prendersi l'immediata rivincita su Carlos Alcaraz.
Vagnozzi: Chi ti ha fatto quel succhiotto sul collo a Copenaghen?#Sinner: No ma quale succhiotto?
— Valerione (@Valerio_ne) May 22, 2025
Cahill: Non negare Jannik che ti conosciamo benepic.twitter.com/gc0yvJJZP0
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