
Serviva variare. Jannik Sinner è ripartito letteralmente da questo concetto dopo la finale persa a New York contro lo spagnolo Alcaraz, costata anche il primato della classifica mondiale. Essere stato preso a pallate da Carlitos non era facile da mandare giù e la reazione del campione è stata quella di mettersi in discussione.
A Pechino si è dato inizio al progetto e la variazione più importante si è registrata nella percentuale di prime di servizio in campo: dal 48% dell'atto conclusivo a Flushing Meadows al 77% del match di ieri contro il croato Cilic. Certo, quest'ultimo in risposta fa meno paura del n.1 ATP e l'azzurro ha cercato più la precisione nel colpo piuttosto che la risoluzione immediata. Ne è una conferma una media nella velocità più bassa rispetto al solito.
«La percentuale al servizio è molto importante per la mia carriera, sto pensando molto alla parte tecnica e sto anche gestendo direzioni e variazioni, ci sta che a volte si abbassi la velocità media però con una percentuale più alta. In questa partita secondo me ho servito molto bene. La battuta è il nostro obiettivo. In questo momento sto cercando di automatizzare il movimento e tutte le cose a cui devo pensare. Poi vediamo e se è stata casualità o meno. Ci stiamo lavorando molto», ha raccontato in conferenza stampa. Del resto i numeri parlano chiaro: 6-2, 6-2 in 1 ora e 21 minuti di gioco; 75% dei punti vinti con la prima di servizio e il 64% con la seconda; 15 vincenti (8 di dritto, 4 di rovescio e 3 ace) e appena 10 errori non forzati.
Si tratta della quarta volta in carriera in cui Sinner ha messo in campo almeno il citato 77% di prime e questo la dice lunga su quelle che sono le sue intenzioni. Certo, bisognerà attendere test più probanti del 'logoro' Cilic, ma di sicuro la voglia di lavorare non manca al campione italiano. «Dallo US Open non giocavo una partita ufficiale, a volte ho cercato di accorciare un po' i punti, a volte di allungali. Sto provando a fare cose più simili a ciò stiamo testando in allenamento», ha sottolineato Jannik. Un Sinner che poi ha dato un'indicazione anche in ottica Finals di Coppa Davis: «Devo ancora decidere onestamente, non ci sto pensando in questo momento. Vedremo».
Più no che sì? Lo scopriremo, anche perché la priorità è quella di trovare la quadratura del cerchio nella sfida a distanza con lo spagnolo, impegnato nell'ATP500 di Tokyo. Alcaraz che ieri si è spaventato non poco nel suo esordio sul cemento nipponico contro l'argentino Baez: una distorsione alla caviglia nel quinto game del primo set ha fatto tremare il murciano.
Non sembrerebbe nulla di grave, visto poi l'esito del confronto (6-4, 6-2) favorevole al n.1 del mondo. Nel prossimo incontro col belga Bergs una verifica, mentre Sinner sarà opposto a Mr Quoziente Intellettivo 158, Atmane, nel remake della sfida di Cincinnati.