Sinner sceicco d’Arabia

Battuto Alcaraz al Six Kings Slam di Riad: suo il premio da 6 milioni Paolini qualificata alle Finals, Djokovic ci sarà (forse) per la 18ª volta

 Sinner sceicco d’Arabia
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Il più forte qui sono io. Jannik Sinner l’ha voluto ribadire ieri nella finale del Six Kings Slam 2025 contro lo spagnolo Carlos Alcaraz (n.1 del mondo). Nel torneo/esibizione in Arabia Saudita la posta in palio era piuttosto alta: 6 milioni di dollari (gettone di presenza da 1,5 e 4,5 per il titolo).

Sulla superficie hard indoor Jannik si sente a casa sua, come negli anni a Sesto Pusteria quando si giocava al coperto perchè fuori la neve e le temperature rigide invitano a mettersi gli sci ai piedi e a munirsi di racchetta per affrontare il gelo. Nel 2024 c’era stato il trionfo sempre contro Carlitos e ieri sera, all’Anb Arena di Riad, si è replicato con un dominio per 6-2, 6-4. «È un privilegio giocare contro i tennisti più forti e sarei bugiardo se dicessi che i soldi non contano», aveva dichiarato l’azzurro alla vigilia, andando un po’ a correggere il tiro rispetto all’anno passato quando sosteneva che la questione economica fosse secondaria.

Il tempo porta consiglio nella comunicazione e anche nel modo di affrontare un avversario per il 99%

dei tennisti imbattibile. Un Alcaraz che, dopo la sconfitta di Wimbledon per mano di Jannik, sembrava aver eliminato i punti deboli. Un’evoluzione di cui lo stesso Sinner ha dovuto prendere atto, ricordando la finale agli US Open, non considerando l’atto conclusivo a Cincinnati dove il classe 2001 era stato costretto al ritiro dopo poco più di 20’. Certo, parliamo di un’esibizione il cui risultato non rimarrà negli almanacchi, ma sicuramente in ottica personale è una iniezione di fiducia dal momento che spesso il pusterese aveva masticato amaro al cospetto del murciano: 10-5 nei match ufficiali (4-2 negli Slam, 5-1 nei 1000, 7-2 sul cemento, 3-1 sulla terra).

L’altoatesino ha mandato un chiaro messaggio che a livello indoor sia lui il riferimento. L’ultima sconfitta in incontri del massimo circuito ATP risale all’atto conclusivo delle Finals 2023 a Torino contro Djokovic e dei suoi 24 titoli ben 7 sono al coperto. Nelle condizioni in cui gli agenti atmosferici non incidono, Sinner è stato in grado di mettere in mostra un tennis potente e asfissiante, andando

RE DELL’INDOOR L’ultima sconfitta al coperto di Jannik Sinner risale alle Finals 2023 contro Djokovic

a inaridire i colpi di genio di Alcaraz. E così, nella stagione tennistica che si chiuderà con gli eventi indoor, il guanto di sfida è stato lanciato dal 24enne nostrano all’iberico, soprattutto pensando al Master di fine anno a Torino. Lì Sinner difenderà il titolo e vedremo se ci sarà Djokovic.

Il serbo, ritiratosi ieri dopo aver perso il primo set (7-6 (4)) nella finale 3°/4° posto a Riad contro l’americano Fritz, ha ottenuto ufficialmente la qualificazione: è la 18ª volta, eguagliato il record di Federer. Ci sono però dubbi sulla sua partecipazione per un fisico che fatica a recuperare. Nelle WTA Finals è certo che ci sarà Jasmine Paolini per il secondo anno di fila.

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