Sinner schianta Bublik, ora ai quarti con Musetti

Agli Us Open ci sarà il grande match azzurro, il numero uno del mondo contro il numero 10. Cose mai viste in uno Slam

Sinner schianta Bublik, ora ai quarti con Musetti
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New York regala al tennis il super derby d’Italia. E questo dopo una giornata incredibile, nella quale Lorenzo Musetti e Jannik Sinner hanno schiantato i propri avversari oltre ad ogni pronostico: ci sono voluti 97 minuti al ragazzo di Carrara per battere Munar e ancor di meno, 81, al numero uno del mondo per superare Alexander Bublik con un triplo 6-1 (sì, proprio 6-1, 6-1,6-1!) in quella che doveva essere una partita complicata e che invece è stato solo una schiacciante superiorità. Pazzesco.

Jannik ha avuto percentuali perfette alla risposta, ma soprattutto è stato devastante al servizio, proprio il colpo che fino a qui agli UsOpen gli aveva dato più fastidio. Un punto perso solo con la prima, due con la seconda, mentre l’avversario ha cercato anche di sorprenderlo con lo solito stratagemma della battuta dal basso, finita però miseramente in rete tra le risate di tutti, la sua compresa. Alla fine, per il kazako, saranno 13 doppi falli. Insomma non c’è mai stato match, e per Sinner l’ora e 21 minuti diventa un ennesimo record di carriera, ovvero il match più veloce mai disputato in uno Slam.

“Non sei umano”, disse una volta Bublik a Jannik, mentre in questo caso ha aggiunto: “Sembra generato dall’intelligenza artificiale”. E comunque, alla stretta di mano, si è complimentato con un “sei troppo bravo, ma io non sono così scarso”. Capita però di sembrarlo, quando il Fenomeno Rosso è in giornate come queste: “In realtà mi ha fatto i complimenti dicendo che da Halle, quando mi ha battuto, ho alzato il livello – ha poi detto in conferenza Sinner -. E stato importante fargli il break subito all’inizio: lui aveva giocato una partita lunga negli ottavi contro Paul, e ne ha risentito. Guardando il punteggio sembra tutto facile, ma non è mai così: se mi avesse preso il servizio sul 4-1 del terzo set magari cambiava tutto”. E invece è stata una formalità (“Partita veloce? Per me va bene così”), nella quale non sono serviti a Bublik neanche i soliti siparietti per far perdere la concentrazione all’avversario: “Lui è simpatico, ci conosciamo ormai molto. Poi io, in realtà, ero concentrato su di me e non ci ho fatto caso. Altre volte la prendo più sul ridere”.

E così ora ci sarà il grande match azzurro, il numero uno del mondo contro il numero 10, cose mai viste in uno Slam: "Sarà bellissimo per fan italiani - dice Jannik - , è un momento straordinario del nostro

tennis, abbiamo grandi giocatori e ognuno con il suo stile. Lorenzo è uno dei più grandi talenti ed è sicuro che ci sarà un italiano in semifinale di uno Slam. Ora sembra normale, ma non lo è". Infatti: è proprio pazzesco.

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