
Certe favole possono nascere solo in un principato, soprattutto se nella storia c'è di mezzo pure un re. Che quello del tennis, ovvero Novak Djokovic, fosse arrivato malconcio alla sua 80esima semifinale in un Masters 1000, era abbastanza chiaro. Ma che potesse perdere da Valentin Vacherot, numero 204 del mondo, di Monte Carlo appunto, sembrava appunto fantasia. E se poi ci mettete che il 26enne suddito di Alberto ha ora il record di primo in finale a un 1000 da così indietro nel ranking, è allenato dal fratello e incontrerà oggi in finale il cugino (francese però) Arthur Rinderknech, neanche la penna dei Fratelli Grimm avrebbe potuto mettere insieme tutta questa fantasia.
Invece è successo, e possiamo chiamarlo record. Con Valentin che davvero non crede alle sue meraviglie: finora era arrivato al massimo al secondo turno in un 1000, mentre in questi giorni cinesi ha infilato otto vittorie consecutive partendo dalle qualificazioni (ha battuto anche Rune in rimonta), l'ultima delle quali gli resterà nella mente per sempre. È finita 6-3, 6-4, con il serbo sempre più zoppicante per un problema lombare e che ha dato di stomaco per le condizioni sempre brutali di Shanghai. Però questo non toglie meriti a Vacherot (avete presente quando si dice cogli l'attimo?), che adesso salirà intorno al numero 50 del ranking mondiale: «Devo darmi un pizzicotto - ha detto alla fine -: è davvero vero quel che è successo? Non trovo parole, provo mille sensazioni diverse: avere Novak dall'altra parte della rete è stata un'esperienza incredibile, da questa partita imparerò molto. Ma devo stare concentrato per la finale contro Arthur».
Appuntamento per noi stamattina alle 10.
30, mentre a Wuhan non ci sarà il lieto fine per Jasmine Paolini: il bel successo contro la Swiatek di venerdì non è bastato per superare poi in semifinale la Gauff, che ha vinto 6-4, 6-3 nel festival dei break (11 in 19 game) e rimette l'azzurra nel mischione per andare alla Wta Finals. Jas è ottava (ultimo posto disponibile) davanti alla Rybakina, ma se come si sussurra - la Keys (sesta) decidesse di rinunciare, allora la storia finisce qui. E, per l'Italia del tennis, sarebbe sì un'altra favola.