"Voglio tornare numero 1": l’avviso di Alcaraz a Sinner

Il numero 2 del mondo, Carlos Alcaraz, ha lanciato il guanto di sfida a Jannik Sinner dicendosi pronto a superarlo in classifica: ecco le parole del murciano

"Voglio tornare numero 1": l’avviso di Alcaraz a Sinner
00:00 00:00

Dopo le fatiche di Wimbledon che hanno visto prevalere Jannik Sinner contro il rivale del prossimo decennio, Carlos Alcaraz, la sfida tra i due riparte dall'Atp 1000 di Cincinnati e non soltanto dal punto di vista agonistico e dei risultati ma anche per quel che riguarda la classifica mondiale che da oltre un anno vede l'altoatesino saldamente al comando. Lo spagnolo, però, ha già lanciato il guanto di sfida per la vetta del ranking Atp.

La sfida di Alcaraz

"Per quel che riguarda gli obiettivi in campo, la volontà è quella di tornare al numero 1 del ranking entro la fine dell'anno. Sarà questo l'obiettivo di questa seconda metà di stagione", ha dichiarato Carlos pronto al rientro in campo a Cincinnati e voglioso di riprendersi la rivincita contro Sinner qualora entrambi arrivassero in finale (prima non si potranno incontrare). Il divario in classifica, per ora, è molto ampio: l'azzurro ha 12.030 punti, lo spagnolo 8.600 punti, un bel margine ma c'è da considerare che Sinner ha vinto Cincinnati e Us Open e ha molto di più da perdere rispetto ad Alcaraz che difende molti meno punti in questi due tornei per i risultati non eccellenti del 2024.

Gli obiettivi dello spagnolo

"Sono contento di quanto fatto sinora e cercherò di proseguire alla stessa maniera. Ci sono tante cose che voglio ancora aggiungere al mio gioco per fare ancora meglio durante le partite, ma per ora l'obiettivo resta lo stesso: essere felice, godermi il mio tempo sia in campo che fuori in quelli che sono i tornei più belli del mondo", ha spiegato il murciano nella conferenza stampa di presentazione a Cincinnati. Un'altra menzione a Jannik l'ha fatta alla domanda sulla loro rivalità che sta crescendo nella maniera più sana possibile. "Credo che sia io che lui abbiamo fatto già fatto grandi cose destinare a rimanere nei libri di storia del tennis - ha aggiunto lo spagnolo - Ma non sto parlando della storia che noi stiamo scrivendo nel tennis oggi, abbiamo ancora una lunga carriera davanti a noi per scoprire fin dove arriveremo e per scoprire se riusciremo o meno a scrivere questa storia, ma è una discussione che riguarda sola la gente".

I ricordi di Wimbledon

Infine, a chi gli ha domandato di ricordare la sconfitta di Wimbledon, il giovane talento spagnolo ha spiegato che non vorrebbe mai perdere in finale specialmente se si tratta del massimo torneo mondiale sull'erba o degli altri Slam. "Ma ho lasciato il campo sereno e orgoglioso, sorridendo e dicendomi che prima o poi avrei dovuto perderla una finale Slam, è capitato a tutti. Dopo quel match le cose da migliorare sono ancora molte, ma mi sono bastate alcune ore, neanche giorni".

Devo solo essere grato per quel che sto costruendo e quel che sto vivendo, e aver giocato una finale a Wimbledon è un qualcosa di ancora più grande. Quindi, anche se ho perso, sono uscito dal campo fiero e felice per quel che ero riuscito a fare".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica