Wimbledon, una settimana al via. Sinner e la sfida dell'erba

Tra sette giorni al via lo Slam più importante del mondo: ecco quali sono vantaggi e insidie che Jannik Sinner dovrà affrontare a Wimbledon

Wimbledon, una settimana al via. Sinner e la sfida dell'erba
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Il conto alla rovescia è iniziato: lunedì 30 giugno avrà inizio quello che è considerato il torneo più prestigioso del mondo, Wimbledon, che ogni tennista professionista sogna di disputare al di là del risultato personale che possa ottenere. Il fascino del torneo in erba che vale uno Slam è rimasto intatto dal 1877, anno della sua fondazione. Riparte da qui la stagione di Jannik Sinner che ha visto una battuta d'arresto inattesa nell'Atp 500 di Halle che ha perso con colui che poi ha vinto il torneo, Aleksandr Bublik, un fenomeno davvero su questa superficie.

La riflessione di Sinner

"Non tutti i giorni vanno come vorresti, questo fa parte del gioco. Grazie al torneo e a tutti i miei fan per il supporto, complimenti a Bublik. Ora mi prendo qualche giorno di riposo prima di Wimbledon. Una settimana per resettare e prepararmi. Ci vediamo presto": sono state queste le parole del numero uno del mondo il giorno dopo l'eliminazione dal torneo tedesco. In questo momento, dunque, Jannik si sta godendo il meritato riposo per resettare definitivamente soprattutto la sconfitta del Roland Garros per poi prepararsi al meglio per il prossimo torneo sull'erba che, diciamolo subito, sarà molto diverso da quello di Halle già a partire dalla superficie.

Le "sfide" di Wimbledon

E sì, perché anche se si tratta di erba, quella londinese è più "lenta" del torneo tedesco e si addice molto di più al gioco dell'altoatesino: secondo le statistiche del Court Speed Index, una metrica utilizzata nel tennis per quantificare la velocità con cui un campo si muove, misurando la velocità della palla prima e dopo il rimbalzo sulla superficie, Wimbledon è uno dei tornei più lenti su questa superficie, sicuramente un vantaggio per l'azzurro.

Il dualismo con Alcaraz

Dall'altro lato, Sinner dovrà prepararsi fisicamente e psicologicamente a giocare le gare al meglio dei tre set preparandosi a vere e proprie potenziali maratone.

Da non sottovalutare nemmeno il "fiato sul collo" del suo avversario numero uno, quel Carlos Alcaraz che contro di lui ha vinto le ultime sfide e nelle ultime ore ha trionfato nell'Atp 500 del Queen's mostrandosi già rodato per disputare il torneo sull'erba ma anche più vicino in classifica con 9.300 contro i 10.430 di Sinner che, però, può ancora dormire sonni tranquilli perché rimarrà in testa alla classifica mondiale indipendendemente da come andranno le cose a Wimbledon.

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