Alessia Marani
Non camminava in una strada buia e isolata, non rientrava a casa tardi, a notte fonda. Laura (chiamiamola così), 21 anni, studentessa romana al secondo anno allUniversità, stava semplicemente aspettando larrivo di unamica di fronte alla stazione Battistini del metrò «A». Orario: 20,30 della sera, quando in giro ci sono ancora frotte di pendolari, passeggeri o semplici turisti.
«Signorina ci fa accendere?». Una domanda biascicata in un italiano stentato, mentre gli occhi di quei due stranieri, sigaretta alla mano, che la guardano fissa, la squadrano da cima a piedi. Laura sente una stretta al cuore. Avverte la loro presenza come una minaccia. In realtà, li aveva osservati anche poco prima, mentre parlottavano tra loro e la indicavano. E non le erano piaciuti per niente. La ragazza risponde seccata: «Non fumo, mi spiace». Poi gira le spalle, tenta di allontanarsi. Attraversa la strada, accelera il passo.
Ma quelli le stanno dietro, come unombra. Accade il peggio. Uno dei due la afferra e la blocca da dietro, quellaltro comincia a palpeggiarla, le sue mani ovunque a tentare di svestirla mentre con la forza cercano di trascinarla in un angolo più appartato della strada. Laura è di ghiaccio, terrorizzata. Una scena che, per fortuna, però, non passa inosservata ad alcuni passanti. Che chiamano il 112. Una manciata di minuti e sul posto piombano due «gazzelle» dei carabinieri.
I due stranieri si danno alla fuga. Laura ne indica la direzione, è spaventata ma rimane lucida. Anche il vigilante in servizio alla stazione si lancia allinseguimento. Uno dei due balordi viene raggiunto e arrestato. Si tratta di un romeno di 30 anni, clandestino, le cui generalità sono tutte da verificare. «Col nome che ci ha fornito - spiega il maggiore Grasso, del nucleo Radiomobili - non risulta avere precedenti». Un senza fissa dimora che si muove trovando riparo nei campi nomadi di periferia, così come con tutta probabilità il complice, ora ricercato dai militari.
A ottobre lescalation di episodi di violenza ai danni di giovani donne a Roma era tristemente balzato alle cronache.
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