Era un portoghese di Coimbra, nato verso il 1086 e nipote del vescovo locale Cresconio. Ordinato sacerdote, divenne arciprete a Viseu e in breve la fama della sua santità varcò i confini cittadini. La coppia reale avrebbe voluto farlo vescovo ma egli sempre declinò l'offerta. Una volta la regina, rimasta vedova, osò presentarsi alla sua messa insieme al conte Fernando, con cui tutti sapevano che conviveva more uxorio. E Teotonio non ci pensò due volte a cacciarli, davanti a tutti, di chiesa. Ma la regina non gliene volle; anzi, si ripresentò, questa volta da sola, a messa, quella del venerdì, lunghissima, che Teotonio soleva dire a pro delle anime del Purgatorio. Lei gli mandò a dire che la funzione era davvero troppo lunga e lui le fece rispondere che se non le stava bene poteva anche andarsene. Quando a Coimbra venne eretto un monastero di canonici agostiniani, Teotonio ne chiese l'abito. Fu eletto priore proprio quando il conte Alfonso ruppe il vassallaggio con la Castiglia e divenne Alfonso I il Conquistatore. Nel 1143 egli dichiarò il Portogallo feudo pontificio. Così, i crociati di tutta Europa vennero a dargli manforte per riconquistare il Paese ai musulmani. Il re attribuiva ogni sua vittoria alle preghiere del monastero di Santa Croce, di cui intanto Teotonio era diventato abate, e gli elargiva donazioni a josa.
Qualche tempo dopo, quel monastero di Coimbra vedrà entrare un giovane lisbonese, Fernando de Bulhoes, poi divenuto famoso col nome di s. Antonio di Padova. Teotonio resse il monastero per altri trent'anni e morì, veneratissimo, verso gli ottanta nel 1166.www.rinocammilleri.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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