Termini Una «sunny car» nel piano Cimino-Reva

Una «sunny car» elettrica che faccia il pieno di energia grazie alla ricarica assicurata da distributori a pannelli solari sparsi in una Sicilia riconvertita a questa inesauribile fonte rinnovabile. Prende forma il piano di Simone Cimino, fondatore e gestore del fondo Cape Natixis, per trasformare l’impianto Fiat di Termini Imerese con il fattivo contributo del costruttore indiano Reva. Dopo le prime reazioni alla sua iniziativa (positive quelle del governo, negative quelle dei sindacati), Cimino alza il velo sul suo progetto per fare in vent’anni della Sicilia «un’isola verde» con auto e mezzi pubblici elettrici alimentati grazie a una rete di infrastrutture a pannelli solari.
«La manodopera esistente a Termini - spiega l’imprenditore - verrebbe preparata a lavorare in questo grande progetto con un’occupazione che potrebbe anche aumentare». E per governo e istituzioni l’impegno non sarebbe grande, rileva Cimino: i 400 milioni di contributi previsti per Fiat a Termini sono superiori al progetto degli Usa per Fisker Automotive che punta a creare 5mila posti tra diretti e indotto.

«Con il capitale raccolto da Cape - aggiunge Cimino - e i contributi previsti dagli investimenti nel fotovoltaico si potrebbe realizzare così la prima infrastruttura europea su larga scala». L’idea è di replicare in Sicilia quanto sta avvenendo in Islanda, anche qui con l’apporto dell’indiana Reva.

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