da Roma
Entro due settimane Terna, la società che gestisce gran parte della rete elettrica italiana ad alta tensione, potrebbe chiudere lacquisto delle reti che fanno capo a Edison e Aem Milano: lo ha detto ieri lamministratore delegato della società, Flavio Cattaneo, presentando il bilancio semestrale agli analisti. E la semestrale mostra una novità importante: finalmente decolla lampliamento dellasfittica rete elettrica italiana ad alta tensione, e immediatamente il bilancio di Terna registra la svolta: nel primo semestre del 2006 gli investimenti sono aumentati del 60% a 134 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. Ma sono cresciuti anche i ricavi che hanno sfiorato i 500 milioni (+31,8%), il margine operativo lordo (+37,2% a 348,1 milioni) e lutile netto (190 milioni, +35,4%). Questo permetterà la distribuzione di un acconto sul dividendo di 106 milioni di euro, pari a 0,053 euro per azione. «Confermo il nostro impegno ad una crescita del dividendo di almeno il 3%» ha detto Cattaneo a un analista che chiedeva se la crescita del 6% dell'acconto del dividendo potesse essere un indicatore anche per la cedola annua. Cattaneo ha spiegato che la società è «focalizzata sulla riunificazione della rete», aggiungendo che «Terna è nella short list per l'acquisizione delle porzioni di rete di proprietà di Edison e Aem. È un processo lungo e complesso, il nostro interesse è di chiudere. Io spero che si possa raggiungere un accordo in un paio di settimane». Inizialmente, a dire il vero, Cattaneo si era schermito: «Dovete fare questa domanda alla conference call di Edison» aveva detto.
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