Terracina, assalto al comando dei vigili urbani

da Terracina (Latina)

Ostaggio di decine di giovani teppisti solo per aver fatto il proprio dovere: vale a dire, una multa a un diciottenne che guidava il ciclomotore senza il casco. È l’assurda vicenda verificatasi venerdì a Terracina. Dove i vigili urbani locali hanno vissuto minuti di paura per l’assalto al comando da parte della «peggio gioventù» locale.
È una storia, questa, che fino a un certo punto è all’insegna della massima normalità. I vigili della polizia municipale terracinese venerdì sono impegnati in controlli di routine davanti al comando in piazza Garibaldi, al centro della località del Sud pontino. A un certo punto gli agenti fermano un diciottenne del luogo che viaggia sul ciclomotore senza indossare il casco e gli chiedono i documenti. Il giovane con atteggiamento strafottente si rifiuta di darli e lo stesso fa alla richiesta delle generalità. L’atteggiamento del balordo diventa sempre più aggressivo quando un gruppo di giovani, attratto dal tono sempre più concitato delle voci, si avvicina al gruppetto e prende a spalleggiare il diciottenne. Volano spintoni, insulti, minacce. I vigili annusano l’aria pesante e si rifugiano nel vicino comando, ma prima vengono colpiti: per il comandante Vincenzo Pecchia dieci giorni di prognosi, per un altro agente sette. Ma non finisce qui: i giovani, alcune decine, sono ormai scatenati, e premono sul portone minacciando di assaltare il comando. Per fortuna arrivano carabinieri e poliziotti, alla cui vista i coraggiosissimi e spavaldi ragazzi fuggono senza lasciare traccia.
Un episodio inquietante per sprezzo delle regole e arroganza. Che preoccupa il sindacato di categoria Sulpm. «Le moltissime morti sulla strada proprio dei nostri giovani - dice il segretario generale aggiunto del Sulpm Alessandro Marchetti - ci impongono la massima rigidità nel far applicare norme proprio per prevenirli. Ma la prima prevenzione devono farla le famiglie imponendo e facendo capire ai propri figli di salire sulle due ruote mettendosi il casco. Ora ci aspetteremo che i genitori di chi ha assaltato la sede della polizia municipale di Terracina o di chi si è ribellato con calci e pugni alla multa venga a dare la propria solidarietà ai due colleghi aggrediti come esempio per i propri figli. Purtroppo questo non avverrà, ma non vengano poi a dire che la municipale non fa i controlli quando si piangerà una vittima della strada.

Sarebbe assurdo che il problema per dei genitori siano i soldi della multa - ha concluso Marchetti - e non la sicurezza che ne deriva per i loro figli dalla necessità dell’indossare il casco e quindi dal doveroso obbligo della Polizia Municipale di far rispettare questa fondamentale regola che può salvare una vita umana».

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