Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha firmato con il rettore dell'università degli studi dell'Aquila Ferdinando di Orio un accordo di programma per il triennio 2009-2011 per far rinascere l'ateneo abruzzese dopo il terremoto del 6 aprile. L'accordo prevede un contributo da parte del ministero di 294 milioni di euro.
In particolare, gli studenti saranno esentati per tre anni dalle tasse d'immatricolazione, a cui provvederà il dicastero di viale Trastevere con uno stanziamento di 14 milioni di euro all'anno per il triennio. Nove milioni di euro, sempre divisi sui tre anni, saranno destinati all'affitto delle sedi per le attività didattiche e amministrative.
Per le spese più urgenti di funzionamento dell'università sono stati messi a disposizione 37 milioni di euro.
«Stiamo facendo tutto il possibile - ha dichiarato il ministro Gelmini - per far tornare l'università dell'Aquila in piena attività. L'ateneo abruzzese è e rimarrà un punto di riferimento per tutti gli studenti del centro Italia», e per farla continuare ad essere un luogo di eccellenza per «la vita culturale, sociale ed economica del capoluogo abruzzese». L'accordo segna «un'accelerazione nel processo di rinascita dell'ateneo e della città».
Soddisfatto il rettore: «Il ministero ha dimostrato un'attenzione che si è rivelata decisiva per far ripartire l'università dell'Aquila».
Fin dal primo momento, ha aggiunto di Orio, l'ateneo ha ricevuto «il conforto e il sostegno necessari». Ora arriva questo importante impegno economico: «Oggi possiamo dire - ha concluso il rettore - che esistono le condizioni perché l'università dell'Aquila possa effettivamente ripartire».
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