Terremoto nel Canale di Sicilia Fa paura il vulcano sottomarino

La scossa di 4.3 gradi della scala Richter avvertita anche sulla costa

da Agrigento

Empedocle è sveglio e fa anche paura. L’ultimo vulcano scoperto nel Canale di Sicilia ha «avvisato» la popolazione delle province di Agrigento e Trapani che è attivo e che potrebbe anche causare seri danni. Il vulcano sommerso posizionato tra Sciacca e Pantelleria ha causato la scossa tellurica di magnitudo 4.3 della scala Ritcher, nella tarda serata di martedì scorso. Il sisma si è avvertito soprattutto nelle località di Sciacca e Montallegro dove la gente è scesa in strada e in molti hanno dormito all’addiaccio. Secondo Mimmo Macaluso, della Lega navale di Sciacca e scopritore di questo vulcano, non ci sono dubbi che Empedocle sia il responsabile del terremoto. Ieri pomeriggio accompagnato dal dirigente regionale della Protezione civile, Salvo Cocina, in elicottero ha sorvolato la zona dove il vulcano è stato individuato. «Abbiamo notato una grande chiazza verde dalla quale si liberava una nebbiolina di gas - ha detto Macaluso -: la sonda multiparametri che abbiamo piazzato nell’ottobre scorso ha registrato tutto». E che la situazione sia in continua evoluzione è confermato dal fatto che nei prossimi giorni sarà piazzato un mareografo direttamente nel porto di Sciacca al fine di poter lanciare l’allarme in caso di onde anomale, simili a quelle che hanno distrutto nel 2005 l’Estremo oriente.

Il terremoto dell’altro ieri è stato originato a una profondità di circa 29 chilometri in un punto del Canale di Sicilia dove la crosta terrestre è sottilissima, appena una trentina di chilometri. «Proprio per questo motivo - ha concluso Macaluso - è possibile che si sia registrato un sollevamento crustale».

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