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Terremoto in Turchia, scossa 6,2 Richter: 57 vittime e 100 feriti

Sisma vicino alla città di Elazig, nella Turchia centro-orientale. Il bilancio è di almeno 57 morti e cento feriti, di cui alcuni gravi. Nella provincia di Elazig sono state sospese le ricerche

Terremoto in Turchia, 
scossa 6,2 Richter: 
57 vittime e 100 feriti

Ankara - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.2 Richter si è verificata oggi vicino alla città di Elazig, nella Turchia centro-orientale. Secondo il Centro geologico statunitense (Usgs), l'epicentro del terremoto è stato registrato a 13 miglia (21 chilometri) a sud-sudovest di Elazig e a una profondità di 11 km. E' di almeno 57 morti e cento feriti, di cui alcuni gravi, il bilancio delle vittime.

Il terremoto in Turchia La scossa, come ha riferito l'agenzia Anadolu, è stata avvertita alle 04:32 del mattino (le 03:32 in Italia) ed è stata registrata dall'Osservatorio di Kandilli ad Istanbul. Nella provincia di Elazig continuano ad arrivare i soccorso e squadre di soccorritori per la ricerca di eventuali superstiti rimasti sotto le macerie delle abitazioni crollate. Come ha affermato il vicegovernatore della provincia di Elazig, Mehmet Ali Saglam, le località più colpite dal terremoto sono stati sei villaggi, tra cui in particolare quelli di Okcular e Yukari Demirci, sui quali da stamani si sono concentrati i soccorritori arrivati dalle vicine città di Tunceli, Bingol, Diyarbakir, Mardin ed Erzurum. Secondo vari media, in un villaggio ci sarebbero almeno sei persone ancora intrappolate sotto le macerie di un’abitazione che, come la maggior parte di quelle crollate, era stata costruita con mattoni fatti di terra secca mista a paglia.

Il precedente Nella stessa zona lo scorso primo febbraio si registrò una scossa di magnitudo 4.7 gradi Richter ed il successivo 21 un’altra di 4.3 gradi che però non provocarono vittime nè danni di rilievo. Le scosse telluriche sono abbastanza frequenti in Turchia che è situata su un’importante faglia sismica.

Gli ultimi terremoti disastrosi in questo Paese sono avvenuti nell’agosto e nel novembre del 1999 ed hanno provocato circa 20 mila vittime.

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