Territorio, Monza si ribella alla Regione

Da adesso, in Lombardia, le nuove regole urbanistiche sono legge: non si potranno più aprire luoghi di culto e centri sociali senza le autorizzazioni dei Comuni, ma soprattutto passano da 5 a 3 gli anni di salvaguardia dei territori comunali soggetti a Piani Regolatori.
Un vincolo, quest’ultimo, che decade sull’intero territorio lombardo ma che, dalle vibranti proteste dell’amministrazione civica, sembrerebbe valere solo per il territorio di Monza. La giunta brianzola è infatti determinata a proseguire ad oltranza la crociata politica contro la Regione, accusata di favorire con questo provvedimento gli interessi di Paolo Berlusconi, regolare proprietario dell’area monzese della Cascinazza, dove - dopo 40 anni d’attesa e battaglie legali - adesso potrà costruire.
Non è di questo parere il sindaco Faglia, deciso a sfidare il Pirellone anche adesso che le nuove normative urbanistiche sono state approvate dal Consiglio.

«Non siamo merce di scambio, approveremo al più presto il nostro Piano Territoriale e risponderemo così alla sfida anticostituzionale della Regione» ha minacciato Faglia. «Faccia ciò che vuole - la replica di Formigoni - sempre se riesce a farselo approvare dalla sua maggioranza, la stessa che in 4 anni non gli ha consentito di varare il nuovo Piano Regolatore».

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