Territorio, il nuovo «piano» è sotterrare le auto

Una tangenziale interrata e un collegamento tra il Nord-Ovest e il Sud-Est che tagli fuori il centro città

Territorio, il nuovo «piano» è sotterrare le auto

La rivoluzione corre sui binari. Presto il sistema dei trasporti milanesi potrebbe conoscere una svolta ecologica e temporale che in epoca di Ecopass e di tempi più stretti potrebbe cambiare non poco la vita. E non solo ai milanesi. Milano e i suoi confini sono superati e si ragiona sempre di più in termini di città metropolitana e addirittura di città regione, grazie anche alle distanze che si accorciano con l’Alta velocità e la costruzione della Brebemi, l’autostrada che collegherà Milano a Brescia e Bergamo. L’assessore comunale allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli sta ridisegnando il sistema dei trasporti con la stesura del nuovo Piano di governo del territorio, il cosiddetto Pgt - piano regolatore della città - che, nelle intenzioni di Masseroli, sarà uno strumento più duttile, basato sul metodo perequativo di attribuzione dei diritti edificatori che consente la compartecipazione di tutti i proprietari ai vantaggi derivanti dalla trasformazione urbana.
Nell’agenda dell’assessore una serie di incontri con commercianti, imprenditori, immobiliaristi, banche, ospedali, Asl, consumatori. Insomma, con le varie categorie economico-sociali per arrivare insieme a una progettazione e pianificazione territoriale e dei trasporti che tenga conto delle esigenze e delle idee di tutti. Qualche giorno fa è stato il turno dei rappresentanti delle aziende municipalizzate milanesi, ovvero Atm, Mm - le metropolitane - l’ex Aem e Amsa per pianificare insieme le strategie dei trasporti.
«Loro sono i partner privilegiati con cui organizzare il sistema - spiega Masseroli - che va pensato da qui ai prossimi vent’anni. Il problema del vecchio piano regolatore era che la pianificazione urbanistica non era collegata a quella infrastrutturale, con il risultato che ci sono zone raggiungibili con la metropolita ma dove non ci sono costruzioni: penso a Cascina Gobba o Porta Vittoria. Stesso discorso vale per la Bicocca un quartiere universitario e residenziale che è stato costruito senza pensare alle infrastrutture. A Bisceglie esiste solo un parcheggio, così come la fermata di Porto di Mare che esce nel nulla».
Il secondo livello del ragionamento è quello che vede Milano in posizione di hub, cioè come centro di una rete di collegamenti europei. In quest’ottica il capoluogo perde la sua caratteristica di città concentrica e sviluppata a raggiera per trasformarsi in città multicentrica. Per andare da una parte all’altra fino ad ora si poteva passare solo dal centro, ma nei piani di Masseroli non sarà più così. Due le ipotesi allo studio, che si intrecciano tra loro: collegamento Nord Ovest-Sud Est, che non passi dal centro della città, e una circonvallazione sotterranea in corrispondenza della Cerchia dei Bastioni. «La prospettiva è quella di eliminare le auto dalla superficie - spiega Masseroli - per metterle sotto terra, discorso che si integra con un notevole sviluppo del trasporto su ferro. Stiamo studiando i flussi di traffico per capire l’opportunità di realizzare una tangenziale sotterranea».
«Grazie al sistema delle perequazioni, cioè l’equa distribuzione dei diritti edificatori e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali introdotto dal nuovo Pgt - prosegue l’assessore -, sarà dunque possibile progettare oltre i confini della città. Ecco dunque che il discorso si amplia fino a coinvolgere altri Comuni come Brescia e Bergamo. Con la fusione di Aem e Asm e con quella delle aziende dei trasporti milanesi e torinsi il sindaco ha fatto scuola. Inoltre, la sciagurata dismissione di Malpensa sposterà l’asse del traffico milanese su Orio al Serio». Facendo due più due la rivoluzione è presto fatta: l’assessore Carlo Masseroli sta incontrando sindaco e colleghi per studiare insieme collegamento ferroviario, costi ed eventuali finanziamenti.

Inevitabile allora chiudere il cerchio e connettere con il treno anche l’aeroporto di Linate agli altri aeroporti e alle altre città. In epoca di Ecopass e di Alta velocità i vantaggi del treno non sono certo trascurabili, inoltre si potrà dire addio al collegamento con gli autobus legati a doppio filo al traffico.

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