Terrorismo

"Pianificavano attentati al Bundestag". Raid in Germania contro l'ultradestra

L'ex deputata Afd, l'erede della casata nobiliare e una cittadina russa tra i 25 arrestati in Germania per un presunto complotto eversivo di estrema destra

"Pianificavano attentati al Bundestag". Raid in Germania contro l'ultradestra

In Germania gli apparati federali di sicurezza hanno lanciato una grande operazione di rastrellamento contro gli ultranazionalisti di Reichsbuerger. Molti membri dell'organizzazione nazionalista e di estrema destra sono sospettati di aver costituito un'associazione con fini eversivi, nota come "Unione patriottica" o "Il Consiglio", col fine di colpire il Bundestag.

27 gli arrestati: 25 di questi sono stati effettuati in Germania, principalmente tra Berlino, Baden-Württemberg, Assia e Bassa Sassonia, con perquisizioni anche a Elbe-Elster e Potsdam-Mittelmark. Un mandato di cattura è stato effettuato in Austria e un altro, a quanto si apprende dalle agenzie, in Italia su mandato della Procura generale federale (Gba).

L'attività sul territorio italiano è stata eseguita dal personale della Digos della Questura di Perugia - coordinata dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione - su attivazione dell'unità FASTitalia e SIReNE del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale Polizia di Criminale, che ha identificato l'obiettivo arrestato oggi dalla Polizia di Stato di Perugia: si tratta di un cittadino tedesco di 64 anni, ex ufficiale dei reparti speciali dell'esercito, all'interno della cui camera i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato diverso materiale riconducibile all'attività sovversiva dell'organizzazione terroristica.

In manette anche un'ex deputata di Alternative fur Deutschland Birgit Malsack-Winkemann, ritenuta tra le capofila del complotto assieme a Enrico XIII di Reuss-Gera, erede di un'antica casata nobiliare tedesca.

Il ministro federale della Giustizia Marco Buschmann (FDP) ha scritto su Twitter che "è stato pianificato un attacco armato contro gli organi costituzionali": potremmo, per coincidenza temporale, parlare di un "golpe Borghese" alla tedesca. L'ultimo tentativo eversivo di ultradestra in Italia andò in scena proprio nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970 guidato dall'ex militare repubblichino che orchestrò il "golpe da operetta" fatto rientrare a poche ore dal lancio.

Tra nostalgici del nazionalismo tedesco vecchio stampo, identitari e filonazisti il movimento dei Reichsbuerger ("cittadini del Reich") avrebbe dunque sviluppato al suo interno trame eversive volte, secondo le autorità federali, al colpo di Stato. L'Ard, la televisione federale tedesca a controllo pubblico, ricorda che i Reichsbuerger "sono persone che non riconoscono la Repubblica federale e le sue strutture democratiche. Spesso si rifiutano di pagare le tasse. Sono spesso in conflitto con le autorità. L'Ufficio per la protezione della Costituzione attribuisce circa 21.000 seguaci al movimento" in tutta la Germania.

L'organizzazione sgominata e costituita in seno al movimento univa una sorta di gabinetto ombra con a capo Enrico XIII e Malsack-Winkemann a una rete di ex militari, membri dei servizi e seguaci di teorie complottiste come QAnon. "Il principe Reuss aveva attirato l'attenzione in passato con contenuti antisemiti del Reichsbürger", nota Zdf. Nei discorsi pubblici, "aveva affermato che la Germania non era uno stato sovrano e che le élite ebraiche avrebbero alimentato le guerre perché ne traevano beneficio". L'ex deputata "non era tornatoanel Bundestag nel 2021. Le è stato permesso di lavorare di nuovo come giudice a Berlino. Il senatore di giustizia di Berlino aveva dubitato della sua lealtà alla costituzione e aveva chiesto che fosse mandata in pensione temporanea. Questa richiesta era stata respinta in ottobre".

In passato alcuni casi avevano attirato l'attenzione delle autorità tedesche contro il movimento. In un raid nel 2016, un "Reichsbürger" ha sparato a quattro agenti di polizia a Georgensgmünd, in Baviera. Uno di loro è morto in ospedale per le ferite riportate. La task force speciale voleva confiscare le armi dell'uomo, che le deteneva in quanto cacciatore.

La rete degli arrestati ha dimensione internazionale. Secondo le agenzie di stampa di Mosca, una donna con cittadinanza russa, Vitaliya B., è stata arrestata nell'operazione speciale della polizia tedesca. "La procura tedesca - scrive Ria novosti - ha sottolineato di non avere motivi per ritenere che funzionari russi abbiano sostenuto i cospiratori". La Tass riporta che secondo la Procura tedesca "i sospetti golpisti hanno contattato rappresentanti russi ma non hanno trovato sostegno". La questione riporta in auge il problema del terrorismo iper-nazionalista che dopo aver preso le forme di aggressioni a base etnica ora riscopre la venatura eversiva tristemente nota in Italia per l'era della Strategia della Tensione. E mostra come anche in Germania, nazione a saldatura istituzionale forte, i demoni della cospirazione possano agitarsi.

Pronti a scatenarsi in una fase complessa come quella oggi vissuta dal Paese centrale d'Europa.

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