«Terzo occhio» l’arte al centro

Viene presentata oggi alle 18 nella sala del cinema del Palazzo delle Esposizioni (ingresso via Milano) da Alberto Abruzzese, Achille Bonito Oliva e Umberto Croppi la pubblicazione trimestrale d’arte e letteratura Terzo occhio che per la prima volta, dopo oltre 30 anni di vita, si propone come rivista tematica. «Una rivista - dice il direttore Giovanni Puglisi, rettore dello IULM di Milano - che intende aprire sulla contemporaneità una finestra critica di grande attenzione e rispetto». Totalmente rinnovata nella veste grafica, nei contenuti e nello staff (vicedirettore Walter Mauro, responsabile editoriale Alessandro Masi, caporedattore Marco Tonelli), affronta nel numero di luglio-settembre un tema affascinante: quanto conta nell’arte contemporanea il giudizio del pubblico. «Noi porremo lo spettatore al centro del quadro», avevano scritto nel loro manifesto nel ’12 i pittori futuristi; «Sono gli spettatori che fanno il quadro», ribadiva nel ’57 Marcel Duchamp.

Ma chi è il pubblico dell’arte, come viene considerato da critici e collezionisti, da artisti, direttori di musei, intellettuali e giornalisti? Quale la funzione dell’arte in rapporto a questo pubblico? A questi interrogativi rispondono esponenti del mondo della cultura chiamati a delineare l’identikit di chi affolla le mostre e frequenta musei e gallerie, senza escludere chi sborsa cifre iperboliche nelle aste internazionali.

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